Cgil: “Nuovo modello di Statuto dei lavoratori”

14 marzo 2016 | 08:00
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Cgil: “Nuovo modello di Statuto dei lavoratori”

Dibattito pubblico il 16 marzo sulla proposta dell sindacato

Dibattito pubblico il 16 marzo a Ladispoli sulla proposta della Cgil 

Il Faro on line – “La Cgil invita tutti gli iscritti ed i lavoratori, a qualsiasi tipologia essi appartengano, al dibattito pubblico che si terrà il 16 marzo alle ore 16,30 presso il centro polifunzionale Via Yvonne De Begnac n.1 (di fronte sede Comune) sulla “nuova Carta dei diritti universali del lavoro”, proposta di un nuovo e moderno modello di statuto delle lavoratrici e dei lavoratori, che concili le grandi conquiste del passato con i cambiamenti del mondo del lavoro, includendo chi finora è stato escluso da ogni forma di tutela.
Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un graduale allineamento verso il basso dei diritti dei lavoratori. Ma in un momento storico non facile, la Cgil ha deciso di promuovere una campagna di consultazione straordinaria degli iscritti e del mondo del lavoro, che sfocerà in una raccolta di firme per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare che porti alla definizione di questo nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori” – lo comunica in una nota la Cgil in merito al dibattito che si terrà a Ladispoli il prossimo 16 marzo.

“La Carta parte dal riconoscimento dell’universalità dei diritti fondamentali a tutti i lavoratori – prosegue la nota – indipendentemente dal tipo di contratto, garantendo il riconoscimento universale della malattia, della maternità, dell’infortunio, del diritto a un equo compenso. Viene introdotto il diritto, oggi smarrito, a una pensione dignitosa, superando la legge Fornero, viene ribadito i diritto universale alla contrattazione, viene rafforzata la libertà d’espressione.
Si disciplinano con chiarezza le varie tipologie di lavoro: da quello subordinato, che rimane il punto di riferimento, agli autonomi, alle collaborazione, all’apprendistato. Il lavoro a tempo determinato viene inserito in contesti aziendali ben precisi, senza che la scadenza del contratto possa diventare leva di sfruttamento. Lo sforzo della Cgil, al di là della battaglia per i contenuti, è quello di andare a intercettare tanti nuovi lavoratori – giovani ma non solo – che hanno impieghi sempre più saltuari e intermittenti, e che non si concentrano necessariamente nella fabbrica”.

“Molti di loro, anche gli autonomi, oggi sentono il bisogno di una tutela collettiva e del sindacato: spesso perché la partita Iva è imposta, e di fatto si è dipendenti mascherati, ma diritti come la malattia, le ferie, i riposi, devono essere patrimonio comune di chiunque lavori, anche se genuinamente autonomo. Si tratta di una proposta costruttiva, una svolta epocale della Cgil che guarda al futuro e che richiama l’attenzione di tutti noi al lavoro ed al suo significato. Il problema oggi è unire ed estendere i diritti a tutti” – conclude il comunicato.