RomaOstia 2016, Yego Kirwa fa record. Il muro cade sotto i 59 minuti

14 marzo 2016 | 08:00
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RomaOstia 2016, Yego Kirwa fa record. Il muro cade sotto i 59 minuti

I keniani dominano il podio per la categoria maschile. Battuto il record di Wilson Kiprop, dell’edizione 2013

Il Faro on line – Ancora una volta, la RomaOstia si è dimostrata essere, la mezza maratona dei grandi primati. E sotto il cielo di Ostia, il primo dei suoi top runner ha rotto il muro dei 59 minuti. Lo ha fatto Yego Kirwa, che, già primo alle 9,00, sin dallo start iniziale, appaiato in cima, con quattro colleghi africani, targati Adidas, ha tagliato il traguardo a 58’’44. Un grande record, per questa manifestazione che dal 1974, si snoda per le strade dell’Eur ed arricchisce una Cristoforo Colombo, che si trasforma nelle grandi strade olimpiche del mondo, giungendo sul lungomare lidense, dove il mare l’attende.

Se lo augurava, la patron della Roma Ostia, Laura Duchi, qualche minuto prima di dare lo start alla gara, ai piedi del PalaSport dell’Eur, che a domanda de Il Faro on line, ha risposto: “Il percorso è classico, velocissimo – ha detto – per correre è perfetto. Spero che i primi atleti riescano nell’impresa di correre sotto i 60 minuti. Sono accreditati per farlo”. 
Così è stato e Yego ha scritto la storia. Dietro di lui, tutti gli altri. I 13 mila iscritti. Un fiume in piena, di passione e di running.
E sin dalle prime ore del mattino, le metropolitane cittadine si sono viste prendere d’assalto, dall’immenso popolo dei runners, che di consuetudine, ciascuno, con borsa pacco gara, cellulare per foto in mano e sorriso indelebile, stampato in volto, insieme, in condivisione, vive questa avventura. E’ una cultura in Italia e una grande forza, in più, targata Roma 2024.

L’attacco decisivo di Yego è arrivato dopo l’11 chilometro, dove la collina del camping, all’altezza della Tenuta del Presidente di Castel Porziano, da sempre attende il sudore dei runners. Da quella distanza in avanti, il recordman del 13 marzo, ha staccato il tagliando e ha preso il volo. Per 7 chilometri, è stato tallonato da Leonard Langat, che ha ceduto poi, al 18esimo chilometro, lasciando Yego solo in volata, verso Ostia. In questo modo, si è registrata la quarta prestazione mondiale di sempre e la migliore, in una mezza maratona italiana: “Ho capito subito, che questo percorso avrebbe permesso una grande prestazione – ha dichiarato il vincitore, come indicato dal comunicato diffuso dalla RomaOstia, continuando – è stata una bella galoppata. Ero in forma. Non immaginavo tuttavia, di battere il mio record personale”.

Alle sue spalle, dunque, accolto dalla festa del lungomare di Ostia, è arrivato Leonard Langat, con 59’17 e sul terzo gradino del podio, si è aggiunto Remmy Ndiwa, che con 1h00’054, che ha completato la tripletta keniana. Anche in ambito femminile, i tempi sono stati importanti ed essa è stata decisa solo, agli ultimi chilometri, di gara. La prima donna, è stata Degefa Debele, con il tempo di 1h07’82. Alle sue spalle, sono arrivate, Angela Tanui e Magdalyne Masai. Rispettivamente, con 1h07’163, la prima e, 1h07’314, la seconda. 

Gli italiani arrivati sul traguardo, hanno dimostrato valore. Il primo di essi, è stato Xavier Chevrier, dell’Atletica Valli Bergamasche, che ha registrato il tempo di 1h03’41, seguito da Simone Gariboldi, delle Fiamme Oro Padova, che decimo, ha chiuso con 1h03’58: “Vengo da un periodo, un po’ difficile, sono contento – ha dichiarato post arrivo – la soddisfazione più bella, che senti in gara, è quella di combattere. Quando arriva la fatica – ha proseguito – bisogna lottare contro se stessi, per arrivare al traguardo”. Anche Marco Salami, del Centro Sportivo Olimpico Esercito racconta la sua esperienza: “Le condizioni, erano ottime – ha detto, continuando – sono saltato al 15esimo chilometro, bisognava fare un tempo, tuttavia, è andata bene – ha proseguito, sorridendo – il mio prossimo obiettivo, sono i 10mila metri su pista, ai Campionati Italiani ad Ostia”. 

La prima delle donne, invece, è stata Federica Dal Ri, del Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito, che ha chiuso la gara, con 1h14’47: “Sto preparando la Maratona di Padova. Ho fatto un test per capire, a che punto siamo – ha dichiarato, sul traguardo – è andata bene. Ho fatto il mio personale. Sono soddisfatta, a questo ritmo, sento buone sensazioni”. 
Anche la categoria degli atleti paralimpici ha dimostrato grande valore. Il primo di essi, a tagliare il traguardo, è stato Alessandro Di Lello, campione della Nazionale azzurra e oro ai Mondiali di Lione, della T46.

Anche per la non competitiva, si sono registrati numeri da record, tra gli iscritti. Sono stati infatti, oltre 1500, i partecipanti, che hanno tagliato il traguardo della 5km, dell’EuRoma2Run 2016.

Alessandra Giorgi