I lavoratori del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino ora dicono basta

15 marzo 2016 | 08:00
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I lavoratori del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino ora dicono basta

Crocetti: “Non ce la facciamo più ad andare avanti così. Siamo stanchi e provati”

Il Faro on line – Lo scorso venerdi le lavoratrici e i lavoratori del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino avevano dichiarato che, qualora non si fosse sbloccato il pagamento delle proprie retribuzioni, avrebbero dato lo stop immediato delle lavorazioni a partire dalla giornata di lunedì 14.03. E così è avvenuto. Oggi, infatti, costretti da una situazione ormai insostenibile ed esasperante, i lavoratori si sono fermati sia nella sede di Ponte Maggiore che in quella delle Acque Medie. “Non ce la facciamo più ad andare avanti così” – hanno detto al Presidente del Consorzio Crocetti che oggi li ha raggiunti come espressamente chiesto dai lavoratori in un comunicato delle rappresentanze sindacali aziendali.

“Siamo stanchi e provati da tutto questo. Non riusciamo più a fare i conti con le spese di ogni giorno, siamo arrivati al punto da non poterci più permettere le medicine!”. Domani le rappresentanze sindacali e le segreterie provinciali saranno ricevute dall’Amministrazione consortile e solo se ci saranno i pagamenti degli stipendi verrà sospeso lo stato di agitazione. L’incontro si terrà su specifico mandato che l’assemblea ha dato ai propri rappresentanti. Dopo l’incontro i sindacalisti torneranno all’assemblea dei lavoratori e solo allora si deciderà come procedere.

“Non si può più andare avanti così. La storia è diventata infinita. In una logica di tagli e restrizioni si continua a scaricare il peso maggiore di mancate entrate sui lavoratori e sulla qualità dei servizi del Consorzio di Bonifica” – affermano i segretari Fai Flai Filbi di Latina, Luigi Fiore, Stefano Morea, Tonino Passeretti – “La situazione che stanno vivendo queste lavoratrici e questi lavoratori è inaccettabile! Hanno continuato finora a lavorare con senso del dovere malgrado quanto avvenuto ma non è possibile continuare così. E’ necessario dare una svolta” .