Avviati i Tavoli di lavoro sul Mare e sul Rischio Idrogeologico

16 marzo 2016 | 08:00
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Avviati i Tavoli di lavoro sul Mare e sul Rischio Idrogeologico

L’Unione Comitati: “Il primo passo operativo per approfondire i problemi di maggiore interesse del territorio”

Il Faro on line – Il 9 marzo si sono riuniti per la prima volta i Gruppi di Lavoro sul Mare (a Ostia) e sul Rischio Idrogeologico (ad Acilia), come primo passo operativo del nuovo corso dell’Unione Comitati del X Municipio. Il nuovo statuto approvato dai Comitati e dalle Associazioni aderenti all’Unione ha infatti previsto di costituire gruppi di lavoro tematici non solo per approfondire i problemi di maggiore interesse del Territorio, con la partecipazione dei diretti interessati, ma soprattutto come strumento operativo per elaborare in modo coordinato le azioni da intraprendere verso le Istituzioni, locali e nazionali, che sinora sono state latitanti se non spesso complici degli abusi e del dissesto che gravano pesantemente sul territorio.

Il Tavolo del Mare, in particolare con il supporto dell’esperienza dell’ Associazione Mare Libero che da anni si batte contro il “lungomuro”, dovrà approfondire tutti i temi delle illegalità presenti nella gestione delle concessioni balneari e dei diritti negati ai Cittadini per il libero accesso, la fruibilità e la visibilità stessa del mare. Il Gruppo di Lavoro sul Mare fornirà all’Unione Comitati gli elementi per sollecitare la Commissione Straordinaria del X Municipio, il Commissario di Roma Capitale e la Regione Lazio a intraprendere, senza ulteriori ritardi, tutte le azioni necessarie al ripristino della legalità sulle spiagge, in primis la decadenza delle concessioni demaniali marittime che hanno violato leggi e regolamenti di ogni tipo, così come già previsto lo scorso anno dall’allora Assessore al Litorale, Alfonso Sabella.

Il Tavolo del Rischio Idrogeologico si è riunito presso la sede del CdQ Monti San Paolo. Nell’occasione è stato ribadito che il rischio idrogeologico del nostro entroterra non è una calamità, ma la naturale conseguenza di un territorio che è nato con una Bonifica. Tutto il complesso delle opere di bonifica deve quindi essere tenuto in perfetta efficienza, altrimenti è inevitabile che si verifichino gli allagamenti. Tutti hanno concordato, infine, sulla necessità di unire le forze per fare una richiesta “forte e chiara” di un adeguamento del sistema della Bonifica alla nuova realtà di notevole urbanizzazione del territorio.