Arresto Moscherini, Cozzolino: “I nodi stanno venendo al pettine”

18 marzo 2016 | 08:00
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Arresto Moscherini, Cozzolino: “I nodi stanno venendo al pettine”

Il Sindaco: “la città non dimentichi che è ancora parte attiva della politica locale”

Il Faro on line – “Sta rimbalzando in tutta Civitavecchia la notizia dell’arresto dell’ex sindaco Giovanni Moscherini e del suo assessore Vincenzo De Francesco. Le indagini sono in corso (ma gli arresti sono ufficiali), è presto quindi per poter commentare con esattezza cosa sia successo.
La notizia fa il paio con la lettera della Procura della Corte dei Conti, che chiama in causa sempre l’ex sindaco Moscherini e l’ex “supermanager” Massimo Felice Lombardi, per l’allegra gestione delle società partecipate ed i notevoli danni causati all’ente” – lo dichiara in una comunicato il sindaco di Civitavecchia Antonio Cozzolino.

“Per anni questa è stata la politica a Civitavecchia: gli anni in cui tutto sembrava consentito senza alcuna conseguenza per i malfattori. Oggi il vento sta cambiando e i nodi stanno venendo al pettine.
Moscherini però non è un brutto ricordo del passato: mi sembra doveroso infatti ricordare che dopo aver perso le elezioni del 2012 è rimasto parte attiva della politica locale. Consigliere comunale di opposizione nei 18 mesi di amministrazione Tidei, vero e proprio “valore aggiunto” del candidato sindaco Massimiliano Grasso e del suo schieramento alle ultime elezioni. Doveroso anche qui rinfrescare la memoria ai civitavecchiesi con un articolo di stampa apparso il 2 aprile 2014 sul quotidiano del direttore responsabile Massimiliano Grasso” – prosegue il primo cittadino.

“Moscherini è stato in campagna elettorale uno degli assi della coalizione de “La Svolta”; è oggi il responsabile nazionale della portualità di Forza Italia ed è colui che ha amministrato negli anni in cui il Comune riceveva una pioggia di milioni di euro per la riconversione della centrale Enel. Questi sono i personaggi che hanno gestito i nostri soldi, i soldi che la collettività ricevette in cambio della nefasta accettazione della servitù energetica del carbone.
Chi è stato a condurre le indagini ed arrivare all’arresto? La Guardia Forestale, quella che il governo Renzi sta smantellando nell’ottica di una folle spending review che taglia i servizi essenziali e mantiene i privilegi della casta”.

“Ricordate civitavecchiesi perchè si dice che “i politici non hanno memoria”. Noi semplici cittadini invece dobbiamo averla e più chiara che mai. Solo così potremo liberarci definitivamente da chi ha affossato la nostra splendida Civitavecchia” – conclude Cozzolino.