M55: “L’area per il centro commerciale all’Infernetto è a rischio allagamento”

21 marzo 2016 | 14:30
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M55: “L’area per il centro commerciale all’Infernetto è a rischio allagamento”

Il Movimento: “E’ necessaria una riflessione su uno sviluppo che metta al centro l’equilibrio fra l’Ambiente e la Comunità locale”

Il Faro on line – “Il nuovo timore edificatorio per il fragile territorio del Municipio X è il vecchio progetto di un Centro Commerciale su Via Canale della Lingua che andrebbe a colmare un’area di 12 ettari a ridosso della pineta di Castel Fusano e attualmente libera da opere di urbanizzazione, nonché la realizzazione di una grossa vasca di laminazione su altri 4 ettari di terreno di proprietà pubblica.
La dimensione delle opere prevede un inevitabile stravolgimento dell’equilibrio ecosistemico e naturale dell’intero comparto territoriale, impattando in maniera significativa su diversi aspetti ambientali” – dichiara in una nota il Gruppo Movimento 5 Stelle Municipio X.

“Per queste ragioni il Movimento 5 Stelle ha appreso con particolare stupore la convocazione della Conferenza dei Servizi sul progetto – prosegue il comunicato – indetta dal Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica del Comune di Roma nel Novembre del 2015, senza che sia stata prima avviata e conclusa la verifica di Assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale presso la Regione Lazio, come previsto dalla normativa ambientale nazionale.
Questo passaggio fondamentale del processo autorizzativo dell’intervento oltre a garantire un giudizio sugli impatti del progetto, ne permette la pubblicizzazione e l’interpello della cittadinanza che può quindi esprimere il proprio parere”.

“Da un punto di vista strettamente idrogeologico l’area destinata alla realizzazione del centro commerciale ricade in una parte di territorio ad alta criticità alluvionale, così come riconosciuto e misurato dalla proposta di perimetrazione Pai dell’Autorità di Bacino del Fiume Tevere con il Decreto 42/2015 anche per eventi meteorici più frequenti per cui l’intervento non è compatibile finché non verrà messa in sicurezza l’intera zona” – sottolinea il M5s.

“La vasca di laminazione prevista nel progetto non dà certamente alcun contributo alla mitigazione del rischio idraulico andando in sostanza, solo a contenere il peso dell’opera sul sistema di pompaggio delle idrovore della Longarina e limitando solo l’ulteriore livello di rischio alluvionale che resta comunque come quello attuale.
Il Movimento 5 Stelle, consapevole della fragilità del nostro territorio che oggi è ormai quasi diventato di vetro, continuerà a mantenere alto il livello di attenzione su nuovi interventi ad alto impatto ambientale e si rende conto della necessità di una seria riflessione su uno sviluppo locale che metta al centro l’equilibrio fra l’Ambiente e la Comunità locale” – conclude il Movimento.