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Cupinoro: una bomba ecologica

I Comitati Uniti scendono ancora in piazza

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Il Faro on line – “Cupinoro, una montagna gigantesca da oltre tre milioni di metri cubi di rifiuti conferiti da 25 comuni della provincia di Roma. Una vera “bomba” ecologica in uno dei territori più belli del Lazio lungo la Via settevenepalo nel tratto che dal  Lago di Bracciano conduce al sito Uneco di Cerveteri. Si tratta di una  grande Montagna, nata su una piccola discarica abusiva cominciata a crescere  nel 1991 quando dal nord al sud d’Italia arrivavano nottetempo autotreni carichi di rifiuti non meglio identificati. Un via vai di camion carichi della loro puzzolente mercanzia che percorrendo via Doganale salivano fino alla discarica, a volte, e chi sa perché, dopo aver sostato un paio di giorni con il loro carico di “profumi” a Borgo San Martino. Tutto questo fin quando i cittadini capito ciò che stava succedendo scesero in massa a protestare e a passare giorni e notti in bianco davanti ai cancelli della discarica affinché la stessa venisse chiusa all’immondizia proveniente da fuori provincia” – lo comunicano in una nota i Comitati Uniti.

“Nasce così la discarica di Cupinoro, con otto comuni  conferenti che diventeranno   nel tempo  25, mentre  le varie date indicate per la chiusura della stessa sono state più volte prorogate nonostante le promesse del politico di turno che ad ogni elezione per il rinnovo del Consiglio regionale del Lazio  veniva a rastrellare voti promettendo mare e monti e scomparire subito dopo l’elezione.Le ultime vicende in breve: nel 2013 trapela la notizia che la Soc. che gestisce la discarica sta per accogliere immondizia proveniente dal comune di Roma, Fiumicino, Ciampino e Città del Vaticano raddoppiando di fatto la montagna di “veleni” di cui a tutt’oggi non si conoscono i dati relativi all’inquinammento del suolo, delle falde acquifere e dell’aria. Scattano di nuovo le proteste dei cittadini che organizzati in Comitati, Associazioni e Movimenti tornano a protestare anche presso la Commissione Europea che alla fine di un indagine sanziona e deferisce alla Corte Europea anche la discarica di Cupinoro, definita in Commissione dal Vice Presidente del Consiglio Europeo  On. Angelilli, – la discarica dei poveri –  in virtù di quanto da lei stessa documentato durante una sua visita in discarica”.

“I comitati, intanto, continuano le proteste e  intensificano i contatti con le Istituzioni per giungere ad una soluzione del problema. A fine novembre una grande fiaccolata di protesta fa scendere in corteo perle vie di Cerveteri oltre 1,500 persone che chiedono la chiusura immediata della discarica.
All’inizio del 2014 la discarica viene sospesa, nessun comune può conferire a Cupinoro.       Nell’ultimo trimestre 2015 I monitoraggi ambientali  dell’ARPA Lazio riguardanti le emissioni alla discarica di Cupinoro hanno rilevato concentrazioni di gas metano superiori al limite di esplosione. Si legge infatti nella nota che nel rapporto di prova relativo al punto B Lotto Nord vengono evidenziate concentrazioni di metano fino a 4.8%, valore superiore al LEL (Low Explosive Level), che per il metano è pari a 4,4 % negli ambienti confinati”.

“Il 3 Gennaio 2016 la Regione Lazio revoca ufficialmente i 10 milioni di Euro promessi al Comune di Bracciano per la discarica di Cupinoro. Successivamente si verifica quanto era già nell’aria: tre ex dirigenti della “Bracciano Ambiente” vengono accusati di concorso in traffico illecito di rifiuti rispetto alla gestione della discarica di Cupinoro, ormai chiusa da più di due anni. Alla fine di Gennaio 2016 avviene un nuovo colpo di scena, anziché procedere alla messa in sicurezza della “montagna dei veleni” a sorpresa, la Soc. Bracciano Ambiente indice due bandi dal valore complessivo di 31 milioni di euro per la realizzazione di un impianto biogas ed un TMB (trattamento meccanico biologico). Il 2 febbraio 2016 I comitati Uniti per la chiusura definitiva della discarica di Cupinoro chiedono un incontro alla Commissaria Straordinaria di Bracciano che rimane lettera morta”.

“Il 27 febbraio 2016 i Comitati Uniti scendono in piazza a Ladispoli per dire no a qualsiasi forma di riapertura della discarica di Cupinoro, al grido di “Un altro territorio è possibile”. Il 3 marzo 2016, I Comitati Uniti inviano una nuova richiesta d’incontro alla Commissaria straordinaria del Comune di Bracciano per approfondire i problemi della discarica di Cupinoro, ma ancora una volta, la richiesta rimane lettera morta.  Il 17 marzo 2016 una delegazione dei Comitati Uniti per la chiusura definitiva di Cupinoro si è “palesata” presso gli uffici del Comune di Bracciano dopo aver chiesto,da tempo, per ben due volte di incontrare il Commissario prefettizio . Sollecitata, il Commissario Alessandra de Notaristefani di Vastogirardi interrompe una riunione in corso per incontrare informalmente gli esponenti dei Comitati Uniti in lotta. Tale primo breve incontro avrà seguito ufficiale salvo imprevisti giovedi 7 Aprile prossimo”.

“A questo punto, ci dice, il Presidente del Comitato di zona di Borgo San Martino, Luigino Bucchi: – ancora una volta, in virtù della perpetua urgenza ed emergenza tutta italiana, si sta giocando con il futuro dell’ intera zona che ha già pagato un costo altissimo in termini d’inquinamento, impatto ambientale e salute come certificato da vari studi. Infatti, si sta delineando sempre di più il tentativo che vengano prese decisioni in violazione delle più elementari normative in fatto d’informazione e coinvolgimento di Sindaci, cittadini, associazioni ed enti vari dei comuni limitrofi di: Bracciano, Ladispoli, Cerveteri ecc. nelle decisioni che segneranno per tanti, tantissimi anni l’intero comprensorio a vocazione agricola, ricco di storia e di cultura, l’ambiente e la salute, non solo nostra ma anche dei nostri figli e nipoti. Non siamo più disponibili ad essere calpestati da alcuno”.

“E’ ora che anche la politica locale alzi la voce con atti e fatti concreti, che non ceda a ricatti e pretenda un maggior rispetto e trasparenza dalla Regione Lazio dove pendono interrogazioni che a distanza di mesi non hanno ancora avuto risposata. E’ per questo che ancora una volta ha proseguito Bucchi, insieme ai Comitati Uniti invitiamo tutti a scendere in piazza per chiedere : Tempi certi e modalità di messa in sicurezza e bonifica, recupero ambientale della discarica di Cupinoro e trattamento post mortem”

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