Allarme della Federazione del Turismo: senza una visione unitaria non si avanti

6 aprile 2016 | 15:00
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Allarme della Federazione del Turismo: senza una visione unitaria non si avanti

Chiesto un tavolo tecnico per discutere del “contributo di soggiorno”. A distanza di 5 anni dalla sua introduzione nessun beneficio per gli operatori

Il Faro on line – Che Fiumicino viva di turismo è una realtà. Che sia però sprovvista di un piano complessivo per lo sviluppo di tali attività è, purtroppo, un’altra verità, amara. A suonare il campanello d’allarme ci ha pensato la federazione del Turismo, che comprende operatori del settore e alberghieri. “Nel marzo del 2011 – afferma il comunicato stampa – il Comune di Fiumicino ha istituto la contestatissima e amara tassa di soggiorno contro la quale la Federazione del Turismo di Fiumicino ha fatto ricorso al Tar per la sospensiva e la sua abolizione (ricorso ancora in piedi), rimarcando quanto avesse inciso sulla competitività delle strutture ricettive del territorio a confronto della vicina città di Roma e non solo. A distanza di 5 anni dalla sua introduzione, sia la vecchia amministrazione Canapini che l’attuale del Sindaco Montino non hanno fatto nulla per trasformare questa imposta in un tributo il cui gettito lo si sarebbe potuto finalizzare ad opere di valorizzazione del Nostro territorio”.

“Il famoso Meeting Point per l’assistenza turistica è stata solo pura fantasia, il Porto di Traiano, il Museo delle Navi, la Necropoli di Porto sono rimasti chiusi nel dimenticatoio, riguardo la segnaletica degli Hotel locali tramite indicazioni e cartellonistica un sogno, il servizio navetta per trasportare i turisti (dirottati sempre verso la Città Eterna) dall’aeroporto presso il Nostro Comune non è stato neanche programmato”.

Fin qui l’analisi, poi la richiesta: “La Federazione del Turismo di Fiumicino chiede dunque che questa tassa di soggiorno diventi almeno una tassa di scopo visto che abbiamo stimato abbia generato entrate pari all’incirca a 4 milioni di Euro nel corso di questi 5 anni. Avremmo potuto istituire – continua la nota – un’Azienda di soggiorno fatta di professionisti del settore che lavorando in sinergia con l’Amministrazione, le Proloco territoriali avrebbe potuto pianificare e progettare manifestazioni scaglionate nell’arco dell’anno. Per tali ragioni richiediamo la pianificazione e la convocazione di un tavolo tecnico tra i rappresentanti dell’Amministrazione comunale e le associazioni di categoria, le Proloco, allo scopo di pianificare in modo propositivo la destinazione del gettito derivante dall’applicazione del contributo di soggiorno”.

“La convocazione di questo tavolo non è mai avvenuta nel nostro Comune (in molte amministrazioni, subito dopo l’entrata in vigore di tale tassa si è stabilita la convocazione dello stesso per almeno 3 volte l’anno, anche per quantificare le previsioni di tali entrate). Un’occasione mancata che avrebbe garantito trasparenza e promosso la partecipazione dei professionisti del turismo che avrebbero appurato, concertato, pianificato insieme all’Amministrazione Comunale se tali introiti fossero reinvestiti realmente in servizi per il comparto turistico”. 

“L’applicazione di tale imposta fino ad ora ha implicato una serie di costi gestionali per le strutture ricettive che l’hanno dovuta gestire e adottare, oltre a generare malcontento tra i turisti: si pensi ai giovani disoccupati provenienti da tutta Italia che provano l’ennesimo concorso alla Fiera di Roma, alla dicitura “oggetto di immediato controllo con l’ausilio di Agenzia dell’Entrate e Guardia di Finanza” del modulo da compilare per coloro che si volessero rifiutare di effettuare il pagamento.La Federazione del Turismo di Fiumicino si è anche rivolta in più occasioni alla Presidente della Commissione Trasparenza, la Dott.ssa Velli senza ricevere risposte”.

“Nella legge di stabilità già approvata al Senato nel febbraio 2016, si è prevista la sospensione dell’efficacia delle leggi regionali e delle deliberazioni degli enti locali nella parte in cui prevedono aumenti dei tributi e delle addizionali rispetto al 2015. Anche in questo caso non c’è stata nessuna comunicazione riguardo la circolare del Ministero dell’Economia nella quale si chiede di non applicare la tassa di Trasparenza, dialogo sono i requisiti essenziali per garantire un’amministrazione davvero efficiente, partecipativa e collaborativa e non solo slogan per meeting teatrali da campagna elettorale”. Insomma, l’estate è alle porte, ma la temperatura in città è già rovente.

Fabrizio Gentile