Ams: l’azienda cerca acquirenti, il Governo è latitante
La denuncia di Fabio Ceccalupo (Ugl Trasporto aereo): “Poca attenzione alle vicende di Alitalia Maintenance Systems”
Il Faro on line – “Da oggi, tutti i lavoratori di Ams in mobilità lasciando le uniche speranze di una ripartenza all’esito del bando di vendita dell’azienda”. A parlare è Fabio Ceccalupo (Ugl trasporto aereo).”Con la fine della cassa in deroga, che doveva servire a trovare una soluzione per i 240 lavoratori di AMS registriamo, con tanta amarezza e rabbia, tutta l’inconsistenza dimostrata dal governo su questa vicenda” – afferma il sindacalista .”La mobilità collettiva decisa dalla curatela, nonostante i nostri sforzi e le proposte fatte insieme alle altre organizzazioni sindacali per evitare questo epilogo, rappresenta una sconfitta per il Paese e l’ennesimo fallimento di una politica fatta solo di proclami e con risultati evanescenti in tema di lavoro e salvaguardia delle eccellenze italiane” – prosegue.
“E’ grave perdere l’unica e ultima eccellenza motoristica aeronautica italiana senza che chi è alla cloche del Paese abbia fatto nulla per evitarlo, nonostante i ripetuti appelli sindacali. I lavoratori – sottolinea – avevano perfino inviato, a più riprese, un loro accorato appello al Presidente del Consiglio. Evidentemente – aggiunge – i temi che riguardano il lavoro e il sociale passano in secondo piano rispetto a questioni di altra natura. Questi temi non interessano e anche se portano benefici alla collettività trovano sordi e poco attenti i nostri governanti”.
“Ora, – prosegue- non rimane che augurarci che il bando di gara per la vendita del complesso aziendale vada a buon fine e porti un acquirente solido con un serio progetto industriale evitando assolutamente situazioni che non prevedano il rilancio di questa attività su Fiumicino ma altro.Tuttavia – conclude il sindacalista – su questa vicenda, con un maggiore coinvolgimento , forte impegno e senso di responsabilità di tutti i protagonisti, ci sarebbero ancora dei margini per rimediare da parte del governo se ce ne fosse la volontà , della Regione Lazio e del Comune di Fiumicino , da mesi non pervenuto, per evitare la definitiva scomparsa di un fiore all’occhiello unico nel suo genere in Italia”.