Di Trento risponde al consigliere Pastore

20 aprile 2016 | 07:45
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Di Trento risponde al consigliere Pastore

L’Assessore: “Il suo pensiero è stato severamente bocciato dai risultati positivi raggiunti da questa Amministrazione”

Il Faro on line – “Sorprendentemente, il consigliere Marcello Pastore, ancorché privo di conoscenze tecnico-contabili e bilancistiche, continua con la Sua distorta e spregevole comunicazione sui mass-media locali tesa ad adombrare il rigoroso operato del sottoscritto e dei funzionari comunali sui conti del bilancio del Comune di Sabaudia, frutto dell’azione dell’amministrazione Lucci. Il Suo gratuito pensiero è stato severamente bocciato dai risultati positivi raggiunti da questa amministrazione con i quali sono stati chiusi i rendiconti 2013, 2014 e 2015, nonostante le evidenti difficoltà attraversate dal Comune di Sabaudia. Tutto ciò al solo fine di “giustificare” una ingiustificabile mozione di sfiducia al sindaco Lucci, essendo lo stesso Pastore tra i firmatari del documento.
Decisione tra l’altro non priva di nocumento per tutta la città, in quanto presa in concomitanza dell’arrivo della stagione estiva e quindi foriera di danni all’economia già precaria degli operatori economici sabaudiani che attendono con ansia l’arrivo dei turisti sulle accoglienti spiagge dorate” – così in un comunicato l’assessore al Bilancio Giuseppe Di Trento.

“Passiamo ora – prosegue la nota – alla successiva questione sollevata dal consigliere Pastore. La nota istruttoria della Corte dei Conti, indirizzata al Collegio dei Revisori in carica, attiene alla delibera n. 40/2013 con la quale il Comune ha riconosciuto debiti fuori bilancio formati in anni passati (alcuni vecchi di alcuni decenni) che nel 2013 attanagliavano i conti di questo comune. Tale doloroso riconoscimento ha assorbito ingenti risorse (oltre 2 milioni di euro) a detrimento dei servizi verso i cittadini e della città. Nel rispetto della legge la delibera de quo è stata ritualmente trasmessa alla Corte dei Conti per i controlli di competenza atti a verificare presunti danni erariali, nonché l’individuazione dei responsabili illo tempore.
Ebbene, non v’è chi non veda – tranne appunto il consigliere Pastore che nella circostanza e non è la prima sembra “abbaiare alla luna” piuttosto che esercitare il controllo politico tipico del consigliere di minoranza – che se la Corte dei Conti dovesse appurate circostanze di danno erariale, il Comune provvederà immediatamente a richiedere il risarcimento ai responsabili”.

“Il che – continua Di Trento – determinerebbe indiscutibilmente un ulteriore vantaggio alle casse comunali con sommo e perverso dispiacere del consigliere. Quanto invece all’attacco rivolto alla mia persona, tacciato di condotta immorale, per “aver riconsegnato qualche giorno fa la delega al bilancio senza dimettermi dall’assessorato al fine di continuare a percepire l’indennità di funzione” preciso che, insieme agli altri Colleghi assessori abbiamo rimesso le nostre deleghe, in segno di fiducia verso il sindaco Lucci, al fine di consentire al Sindaco di ritrovare un rinnovato equilibrio politico. Da quel momento personalmente, come pure gli altri Colleghi assessori, si è continuato a lavorare per la città con rinnovato impegno. I dipendenti degli uffici comunali possono testimoniare la mia presenza in comune “come prima e più di prima” come recita una canzonetta di qualche anno fa”.

“Per quanto mi riguarda basta citare l’approvazione in Giunta del rendiconto 2015, con tutti i suoi allegati obbligatori e il bilancio 2016/2018, con le nuove verifiche degli equilibri derivanti dalla contabilità armonizzata, di prossima approvazione, con le nuove tariffe ridotte di addizionale comunale Irpef e rifiuti e molto altro in favore della città, dei cittadini e delle imprese La spettanza o meno dell’indennità di carica di queste ultime settimane (e non di funzione come erroneamente definita dal consigliere Pastore nella Sua nota) verrà quantificata e stabilità dall’ufficio del personale deputato alla stesura dei cedolini paga e se di legge verrà erogata a tutti compreso il sottoscritto. Trovo corretto e morale che chi lavora debba essere pagato”.

“Per ultimare il discorso dico al consigliere Pastore che sul concetto di moralità inteso come facoltà dell’uomo di poter valutare, individuare e realizzare nella pratica di vita i valori fondamentali dell’esistenza individuale e collettiva, si può discutere. A mio avviso, per esempio, trovo immorale e non lo farei mai, anche se di legge, farmi eleggere consigliere comunale nel comune ove mia moglie lavora, proprio al fine di evitare conflitti tra l’interesse generale e quello particolare della famiglia. Ma ripeto la moralità è un concetto filosofico che ha sempre pervaso la mia condotta anche professionale. Perché richiestomi, infine, assicuro il consigliere Pastore che la Collega Carla Marchionne rappresenta ancora adesso un valido riferimento in giunta per le politiche sociali. Fugato tale ulteriore dubbio del consigliere”.