Parcheggio di Santa Palomba, il Comune richiede un finanziamento europeo

21 aprile 2016 | 08:00
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Parcheggio di Santa Palomba, il Comune richiede un finanziamento europeo

Fucci: “L’intervento consentirebbe di eliminare il fenomeno del parcheggio selvaggio in aree di transito non destinate alla sosta”

Il Faro on line – Un parcheggio multipiano presso la stazione di Santa Palomba che permetterebbe di incrementare i posti auto dagli attuali 175 a 250, per un costo complessivo di 3.950.000 euro. E’ questo il progetto presentato dal Comune di Pomezia nell’ambito del Por Fesr Lazio 2014-2010 “Energia Sostenibile e Mobilità. Realizzazione di infrastrutture e nodi di interscambio finalizzati all’incremento della mobilità collettiva e alla distribuzione ecocompatibile delle merci e relativi sistemi di trasporto”.

“Il progetto nasce dall’esigenza di dotare la stazione ferroviaria di Santa Palomba di maggiori posti auto, al fine di rispondere con più efficacia alle necessità della collettività – spiega l’Assessore Giuliano Piccotti – La soluzione adottata consiste nella realizzazione di una nuova struttura composta da due piani sopraelevati rispetto all’attuale area di sosta. La struttura sarà realizzata interamente in acciaio, con la sola eccezione delle rampe di accesso che verranno realizzate in cemento armato. Inoltre, sulla tettoia del secondo piano, verrà realizzato un importante impianto fotovoltaico da utilizzare per l’alimentazione dell’illuminazione dell’area e delle colonnine di ricarica per le vetture elettriche”.

“L’intervento – aggiunge il Sindaco Fabio Fucci – consentirebbe di eliminare il fenomeno del parcheggio selvaggio in aree di transito non destinate alla sosta e, al contempo, di ipotizzare una nuova destinazione all’area immediatamente a ridosso dell’ingresso in stazione, attualmente utilizzata come parcheggio. Inoltre un parcheggio custodito ci permetterà di rendere più sicura la sosta dei veicoli. Una risposta concreta alle esigenze dei pendolari, delle attività produttive di Santa Palomba e della cittadinanza intera, che consentirebbe di offrire un servizio adeguato a quei migliaia di utenti, studenti e lavoratori, che quotidianamente si recano in stazione”.