Ams, tutte le sigle sindacali unite per cercare risposte

27 aprile 2016 | 13:05
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Ams, tutte le sigle sindacali unite per cercare risposte

In lotta per il lavoro. Ieri sit-in davanti al Palazzo di Montecitorio. Venerdì la protesta si sposta sotto la Palazzina Alitalia

Il Faro on line – Sono state programmate 2 manifestazioni: la prima si è svolta ieri dalle ore 15 alle ore 19 a Montecitorio, la seconda è prevista per il 29 aprile dalle ore 10 alle ore 14 davanti la Palazzina Alitalia. Tutto per cercare di restituire un futuro ai lavoratori della Alitalia Maintenance Sysstem. “Dopo numerosi appelli, denunce, comunicati, fonogrammi e lettere aperte alle istituzioni – spiegano in una nota congiuta Rsa Alitalia Maintenance Systems, Filt Cgil – Fit Cisl – Uiltrasporti – Ugl trasporto aereo -, ci ritroviamo a ricordare ancora una volta il dramma dei 240 lavoratori AMS posti in mobilità nei giorni scorsi e segnalare  l’atteggiamento non certo collaborativo di Alitalia-Etihad.

In una fase in cui si attende l’esito di un bando di vendita per Alitalia Maintenance Systems, con la possibilità di trovare un nuovo acquirente che possa risollevare le sorti di questa eccellenza motoristica italiana e salvaguardare i livelli occupazionali, Alihad pensa bene di proseguire l’opera anti-italiana inviando i motori della flotta a Tel Aviv e spostando così all’estero le attività che aveva in casa con AMS.

In rampa di lancio, questa volta ci sono altri due motori che, sommati ai circa 18 precedentemente inviati, vanno a riempire le casse  già ricche di una concorrente di AMS, la Bedek. Se facessimo un breve conto di quanto sono costate le riparazioni di questi motori, Alitalia-Etihad avrebbe tranquillamente potuto rilevare AMS fallita per loro causa, rilanciarla e risparmiare almeno la metà dei soldi.
Evidentemente la Società Aerea Italiana non ha mai seguito logiche di tipo economico e commerciale e, se vogliamo, di buonsenso.

Questa situazione conferma ancora di più i sospetti che il fallimento di Alitalia Maintenance Systems non sia stato frutto di una disgrazia o del caso, ma sia stato proprio voluto.
A pochi giorni dalla chiusura del bando, prevista per il prossimo 5 maggio, nella speranza vi siano soggetti industriali pronti a rilevare le attività di Ams, è quanto mai urgente e necessario che tutte le componenti impegnate nell’annosa vicenda giacente sul tavolo del Mise da settembre 2015, possano favorire il buon esito del bando, a partire proprio dalla conferma dei contratti di servizio dei motori Alitalia-Etihad, come del resto pubblicamente promesso dal presidente Montezemolo.

Matteo Renzi, Presidente del Consiglio nonché  Ministro dello sviluppo economico ad interim si renda artefice della buona uscita dell’operazione ricordando ad Alitalia-Etihad che non si può far finta di essere soggetto pubblico quando si chiedono aiuti al governo e ci si riscopra invece soggetto privato quando invece c’è da collaborare per risolvere uno dei problemi del Paese, quello del trasporto aereo, in buona parte causato proprio da loro. 

Il bando in scadenza è l’ultima possibilità che ha Alitalia Maintenance Systems di risorgere. Per tale occasione, vogliamo ricordare l’assiduo impegno che c’è stato da parte del Governo e delle Parti sociali per evitare catastrofi sociali ed industriali dopo il fallimento di Alitalia Lai e Alitalia Cai. Crediamo sia giusto e doveroso che questo impegno sia rinnovato anche per salvaguardare questa azienda, che è l’ultima eccellenza motoristica aeronautica civile del nostro Paese, e i lavoratori e le loro famiglie. 

Pertanto, chiediamo al Presidente del Consiglio e Ministro ad interim del Mise Matteo Renzi, al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, di intervenire urgentemente per scongiurare che i motori della flotta Alitalia vadano definitivamente fuori dal Paese, con notevole danno per l’economia nazionale – parliamo di svariate centinaia di milioni di euro che prendono il volo verso l’Estero –  e che creino tutte le condizioni ottimali per un eventuale soggetto industriale che vorrà rilevare l’azienda.

Chiunque acquisterà la nostra azienda e dovrà impegnarsi per il suo rilancio e la salvaguardia dell’occupazione, avrà la massima collaborazione da parte di tutti i lavoratori. In questo modo potrà essere salvaguardata una azienda che è sempre stata il fiore all’occhiello dell’industria motoristica aeronautica e dare certezze ai lavoratori, che da tempo aspettano risposte agli interrogativi sul loro futuro. 

Annunciamo quindi, due sit in di protesta a piazza Montecitorio dalle ore 15 alle ore 19 aprile per ricordare al Presidente del Consiglio Renzi la nostra drammatica situazione fin qui insoluta e il giorno 29 aprile dalle ore 10 alle 14 davanti alla palazzina Alpha di Alitalia-Etihad per salvaguardare il lavoro in italia  ed essere ancora protagonisti della sicurezza avionica del nostro Paese, che è sempre stata garantita da Alitalia Maintenance Systems.
E intanto però i motori, nel silenzio generale, continunao a volare verso Israelele…”