Testa di Lepre, un borgo dimenticato

29 aprile 2016 | 13:06
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Testa di Lepre, un borgo dimenticato

Manca una sede decentrata, per ogni documento bisogna fare trenta chilometri. Trasporto pubblico inesistente, anche per le scuole. Niente presidio medico né spazi per i giovani

Il Faro on line – E’ una frazione del Comune di Fiumicino che sembra essere stata dimenticata dall’Amministrazione. Sono molti infatti i disagi lamentati dai residenti della zona che segnalano le ormai croniche mancanze di un intervento diretto da parte del Comune sulle molte criticità che affliggono il Borgo. A raccontarcele è Fabrizio Miotto che vive ad un centinaio di metri dal Borgo, ma che per un’assurda vicenda di confini stabiliti all’epoca della costituzione del Comune, adesso si trova ad essere residente della Città Metropolitana.

“Al tempo della costituzione del Comune hanno diviso in due il nostro territorio – spiega – lasciando separati cittadini che abitano appena 200 metri fuori del Borgo”: la burocrazia avrà pure cambiato il suo indirizzo di residenza, ma il cuore lesta legato alle vicende di Testa di Lepre… e ai suo problemi. Ce li racconta: “Noi viviamo il disagio di essere la periferia del Comune: non abbiamo mai visto un intervento diretto dell’Amministrazione sulle nostre problematiche, né tantomeno un’azione preventiva dei problemi stessi. Eppure il sindaco Montino qualche anno fa era di casa, qui, alle feste dell’Unità e conosce molti cittadini della zona. Ci saremmo aspettati di vederlo presente sul territorio, e invece…”.

Sono tante le esigenze di questa frazione: una su tutte la necessità di una sede decentrata degli Uffici Comunali. “Una mancanza che costringe i residenti a svolgere qualsiasi pratica burocratica a circa 30 km di distanza da Borgo, obbligando inoltre chi fosse sprovvisto di un mezzo privato, a servirsi di un trasporto pubblico praticamente inesistente. Pensate alla difficoltà a cui vanno incontro gli anziani della zona…”

Ma neppure per i più giovani la vita è rosa e fiori: gli studenti del Borgo – nonostante le numerose richieste e lamentele presentate all’Amministrazione – non hanno mai visto la realizzazione di una linea del Tpl che collegasse direttamente Testa di Lepre alle scuole di Maccarese, che distano pochi chilometri, e rimangono costretti a percorrere  sui mezzi pubblici tratti che possono durare anche un’ora e mezza. Disagi anche per gli alunni più piccoli.

A parlare questa volta è Giampiero Cecconi, residente del Borgo: “Quest’inverno la nostra scuola materna ed elementare è rimasta in ben due occasioni senza riscaldamento per mancanza di gasolio. A nulla sono valse le proteste dei genitori: i bambini sono rimasti al freddo per una settimana. C’è stato invece il solito scaricabarile delle responsabilità. Ci saremmo almeno aspettati una visita dell’Assessore alla Scuola, per portare una parola di conforto, di rassicurazione”.

Cambia la stagione, non cambiano i disagi: con la primavera sono arrivate le processionarie e nel cortile della scuola alcuni bambini sono stati colti da malore. Ma la disinfestazione non sembra essere presente nel protocollo degli interventi che spettano al Comune.E la lista dei problemi può continuare: tutta la zona vive da anni una situazione allarmante per la costante mancanza di acqua potabile.

“Non si contano più i guasti e le rotture di impianti e tubature ormai fatiscenti che lasciano i residenti senz’acqua anche per una settimana, in un continuo rimpallo di responsabilità tra Acea, Arsial e quel Comune che dovrebbe intervenire a favore dei suoi cittadini tutelandone l’incolumità, ma che non è stato neppure in grado di inviare un autobotte per il normale rifornimento idrico o di istallare un distributore automatico di acqua come già fatto a Passoscuro”.

E ancora: la mancanza di un presidio medico, di un’edicola, di un punto di aggregazione per i giovani. Anche la raccolta differenziata porta a porta sembra avere un calendario impossibile da rispettare. Per non parlare della sicurezza: la prostituzione e i furti avvengono in pieno giorno, mancano i controlli, le pattuglie, non si è mai visto un posto di blocco neppure per vigilare sui limiti di velocità.Insomma, un quadro veramente desolante quello che ci viene prospettato dai residenti del Borgo. Possibile che l’Amministrazione comunale resti così distante da una periferia afflitta da tante problematiche? Non resta che aspettare e vedere se qualcuno risponderà all’ennesimo appello dei cittadini.

Federica Cenci