Unioni civili: forzature, polemiche e nuove regole

1 maggio 2016 | 10:46
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Unioni civili: forzature, polemiche e nuove regole

Il Faro on line – Unioni civili, ok della Camera: il testo è legge con 372 sì. Il premier Renzi invia un Sms ai Dem: “Avete scritto la storia”, ma il mondo cattolico è in rivolta: “I Sindaci disobbediscano”. Anche la Lega è sulle barricate, e dentro ai dem c’è aria di tempesta.

Se per la Boschi è “un giorno di festa per gli italiani. Arriviamo a dare una risposta dopo anni non soltanto ai diritti ma anche ai sogni e alle aspettative di tanti”, per la giornalista Costanza Miriano, attivista del “popolo” del Family Day, è uno schiaffo alla famiglia: “Spacciandosi per una legge di civiltà, per estendere i diritti – ha dichiarato a Interris.it – in realtà propone una concezione antropologica che non corrisponde alla realtà naturale e al disegno di Dio per l’umanità: ‘Dio li ha creati maschio e femmina e disse loro prolificate’”.

“Oggi si uccide la democrazia”, è il commento di Massimo Gandolfini, presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, promotore del Family Day.

Dopo aver approvato la fiducia posta dal governo sulle unioni civili, la Camera dei deputati ha dato il via libera definitivo al ddl Cirinnà. I voti a favore sono stati 372, quelli contrari 51 e 99 gli astenuti. Il provvedimento, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi rispetto al testo già approvato dal Senato, è dunque legge.

Introdotto nel nostro ordinamento l’istituto dell’unione civile tra persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale ai sensi degli articoli 2 e 3 della Costituzione e disciplina le convivenze di fatto.

Questi, in sintesi, gli aspetti principali

Unioni civili
Un’unione civile tra due persone maggiorenni dello stesso sesso si costituisce mediante dichiarazione di fronte all’ufficiale di stato civile ed alla presenza di due testimoni. L’atto è registrato nell’archivio dello stato civile. Le parti possono stabilire, dichiarandolo all’ufficiale dello Stato Civile, di assumere un cognome comune, scegliendo tra i loro cognomi o di anteporre o posporre al cognome comune il proprio.
Diritti e Doveri
Con la costituzione dell’unione civile le parti acquistano gli stessi diritti e doveri. In particolare  da essa discendono:l’obbligo di assistenza morale e materiale;l’obbligo di coabitazione;l’obbligo di contribuzione economica in relazione alle proprie capacità di lavoro professionale o casalingo;l’obbligo di definizione di comune accordo dell’indirizzo della vita familiare e della residenza.Regime patrimoniale
Il regime patrimoniale, in mancanza di diversa convenzione tra le parti, è la comunione dei beni. Alle convenzioni patrimoniali si applicano le norme del codice civile.
Diritto successorio
Riguardo alla successione, alle unioni civili si applica parte della disciplina contenuta nel libro secondo del codice civile.
Impedimento o nullità
L’unione civile è impedita dal precedente vincolo matrimoniale o di unione civile, dall’interdizione, dalla sussistenza dei rapporti di parentela, affinità o adozione tra le parti, dalla condanna di una delle parti per omicidio tentato o consumato nei confronti del coniuge o di chi sia unito civilmente con l’altra parte dell’unione civile. È prevista la disciplina dei casi di nullità delle unioni civili.
Scioglimento dell’unione
L’unione civile si scioglie con manifestazione congiunta o disgiunta dinanzi all’ufficiale dello Stato Civile e si applicano alcune norme previste per il divorzio, ad esclusione dell’istituto della separazione.
Delega al Governo
Prevista una delega al Governo per l’emanazione di uno o più decreti legislativi al fine di adeguare alla nuova legge le disposizioni dell’ordinamento dello Stato Civile in materia di iscrizioni, trascrizioni e annotazioni, nonché al fine di coordinare ed adeguare le norme del diritto interno e quelle del diritto internazionale.