La replica di Tiero a Bergamo: “Fu il suo Tripodi ad approvare certe scelte” 

4 maggio 2016 | 08:00
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La replica di Tiero a Bergamo: “Fu il suo Tripodi ad approvare certe scelte” 

Il coordinatore provinciale di “Cuori Italiani” è intervenuto in merito alle polemiche sollevate sugli organi di stampa da Roberto Bergamo

Il Faro on line – “Sinceramente gradirei confrontarmi con interlocutori credibili, documentati nei loro argomenti e coerenti rispetto alle loro appartenenze. Sarebbe preferibile inoltre avere a che fare con avversari politici sostenuti da consensi elettorali degni di nota, pronti a mettersi in discussione davanti all’esame e al responso delle urne. Farò comunque un’eccezione nei confronti di questo ragazzo, sceso in campo per sostenere la candidatura di Angelo Tripodi.
Roberto Bergamo dichiara infatti agli organi di stampa la sua lontananza e la sua estraneità rispetto all’amministrazione Di Giorgi, dimenticando però di essersi schierato al fianco di un componente di quella giunta: il più volte citato Sandro Catani e Patrizia Fanti, oggi mobilitati per sostenere Nicola Calandrini come candidato sindaco dell’unica, vera coalizione di centrodestra a Latina, non facevano parte assolutamente di quelle giunte chiamate a decidere su urbanistica e rifiuti. Semmai fu il solo Tripodi ad approvare i piani di cui parla il ragazzo, ed è a lui che bisogna attribuire determinate scelte. Ricordo inoltre che Raimondo Tiero nel ruolo di presidente della commissione Urbanistica sollecitò più volte un esame dei piani presso la commissione stessa: quel passaggio, però, fu opportunamente evitato dagli esponenti di Forza Italia, determinati a concludere l’iter direttamente in giunta!”.

Tiero entra poi in merito alla questione delle liste civiche: “Ripenso al forte legame che univa Tripodi al Pdl, ripenso alla sua candidatura alle Regionali del 2013 proprio con il Popolo della Libertà. Tutti questi pensieri mi riconducono ad una precisa definizione: qui parliamo di un impegno prettamente politico di un ex assessore comunale! Mi chiedo allora cosa abbia di “civico” tale realtà che lui e i suoi proseliti continuano a sbandierare! C’è comunque una certezza che mi conforta: al momento di entrare in cabina elettorale la gente saprà come giudicare queste persone e come ignorare certi falsi proclami!”