M5S: “Allarme amianto a Fiumicino nord”

16 maggio 2016 | 07:15
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M5S: “Allarme amianto a Fiumicino nord”

Fabiola Velli: “La situazione è grave ed i cittadini hanno il diritto di essere informati”

Il Faro on line – “Grazie alle segnalazioni di alcuni cittadini e dopo opportuno sopralluogo, la consigliera comunale del M5S Fabiola Velli ha denunciato alle autorità competenti l’esistenza di una pericolosa discarica abusiva di amianto nei pressi di un edificio abbandonato fra le dune di Fiumicino Nord, all’altezza di via Ippolito Salviani. La discarica di amianto si trova a cielo aperto, esposta ai venti ed alle intemperie, a pochi passi dalla spiaggia nei pressi di una costruzione diroccata e, vista l’imminente apertura della stagione estiva, il recupero del materiale tossico e la bonifica della zona è una operazione urgente che non è assolutamente possibile rimandare. Considerata la presenza di una grande quantità di pannelli di amianto, che in alcuni punti mostrano ancora tratti residui di vernice blu tipica dei rivestimenti usati nelle aziende, è presumibile che si tratti di uno smaltimento abusivo da parte di una ditta e non di privati cittadini” affermano in una nota dalla segreteria del M5S di Fiumicino.

“A peggiorare la situazione – proseguono dal M5S – il fatto che le lastre sono tutte sbriciolate ed in cattive condizioni, cosa che rappresenta un enorme pericolo non solo per chi transita nel sentiero adiacente ma anche per chi staziona sulla spiaggia antistante, considerato che le fibre di amianto volano nell’aria e per effetto del vento si spostano anche di parecchie decine di metri. È ormai noto che l’amianto è tra le maggiori cause del cancro del polmone ed è anche responsabile di tumori dell’apparato gastro-intestinale, della laringe e delle ovaie.
Complessivamente, in Italia, considerando oltre ai casi di mesotelioma anche i tumori del polmone della laringe indotti da esposizione ad amianto e i morti per asbestosi, è possibile quantificare il fenomeno dei decessi per malattie asbesto-correlate intorno ai 3.000 casi l’anno. Ad essere colpiti sono stati non solo i lavoratori nelle aziende produttrici, ma anche le persone che hanno abitato nelle vicinanze di siti produttivi, com’è stato dimostrato per Casale Monferrato”.

“Non vogliamo fare inutile allarmismo – dichiara la consigliera Velli – ma la situazione è gravissima ed i cittadini hanno il diritto di essere informati, a maggior ragione quando si tratta di rischi per la salute. Ci auguriamo che le autorità competenti possano effettuare le operazioni di bonifica il prima possibile, considerato che si tratta di una localita’ balneare e che siamo alle porte della stagione estiva”.