Millaci: “La Fanciulla d’Anzio 2016 ad un grande Manager” 

25 maggio 2016 | 07:45
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Millaci: “La Fanciulla d’Anzio 2016 ad un grande Manager” 

A Villa Sarsina il Sindaco f.f. Zucchini ed il Delegato allo Sport Millaci hanno premiato il d.g. del Frosinone calcio,  Ernesto Salvini, come Sportivo Anziate dell’anno

Il Faro on line – “Sono emozionato di questo riconoscimento, mando un saluto al Sindaco, Luciano Bruschini e ringrazio il Vicesindaco, Giorgio Zucchini ed il Delegato allo Sport, Massimiliano Millaci, che ha fortemente voluto questa giornata nella mia Città natale. Ad Anzio, in 30 anni di carriera sportiva, ho lavorato per 8 anni ed auspico che il mio percorso sia l’esempio che, con serietà e dedizione, è possibile realizzarsi professionalmente. Nel mio impegno metto sempre passione ed è per questo che lavorare in serie A, in serie B o in Lega Pro per me non fa differenza!” – lo ha affermato questa mattina, a Villa Corsini Sarsina, il direttore generale del Frosinone calcio, Ernesto Salvini, che è stato premiato con la “Fanciulla d’Anzio” dal Sindaco f.f. Giorgio Ziucchini e dal Delegato allo Sport, Massimiliano Millaci, come Sportivo Anziate del 2016.

“Ogni anno – ha dichiarato il Consigliere Comunale Delegato allo Sport, Massimiliano Millaci, promotore dell’evento  –  premiamo un cittadino di Anzio che ha portato in alto la nostra città nel mondo dello sport. Questa volta premiamo con la Fanciulla d’Anzio un grande Manager, un anziate che conosciamo tutti in quanto per tanti anni ha lavorato sul nostro territorio. La presenza in questa sala del Presidente dell’Anzio, Franco Rizzaro e del capitano, Mario Guida, ai quali rivolgo un grande in bocca al lupo in vista dello spareggio per la conquista della serie D, sono la conferma che abbiamo scelto bene”.  

Un esempio di civiltà e di cultura sportiva quello del Frosinone Calcio e dei suoi tifosi che, nonostante l’immeritata retrocessione, hanno applaudito la squadra riconoscendogli pubblicamente di aver onorato la maglia in tutte le partite del campionato di serie A che si è appena concluso.     
“Sono laziale – ha detto il Sindaco f.f. Zucchini – ma, a differenza delle infelici affermazioni del Presidente Lotito, sono rimasto particolarmente dispiaciuto per l’ingiusta retrocessione del Frosinone calcio in serie B. Il primi due anni abbiamo premiato Stefano Colantuono (2014) e Franco Casolari (2015) ed ora, con pieno merito, abbiamo assegnato questo importante riconoscimento ad Ernesto Salvini con l’augurio del ritorno nella massima serie calcistica del Frosinone”.

Ernesto Salvini “Sportivo anziate del 2016”: una vita passata sui campi di calcio quella di Ernesto Salvini che, nonostante i suoi 45 anni, ne vanta quasi già trenta di carriera calcistica cominciata ad Anzio, nella stagione 1986/1987, con la carica di segretario. Nell’89/90 viene nominato direttore sportivo, stagione questa che coincide con la promozione in “interregionale” e con la fusione che diede vita alla società “Anziolavinio”, con cui continua a lavorare fino al 1993.

Negli anni a seguire, sempre da direttore sportivo, lavora con le società più blasonate del panorama interregionale, poi l’ingresso in Federazione dove dal 1999 al 2011 ricopre l’incarico di selezionatore delle rappresentative regionali. Seguirà una parentesi alla Cisco ed un’esperienza al San Lorenzo Roma dove arrivano i primi successi da responsabile del settore giovanile. Proprio al San Lorenzo infatti, sotto la guida di Salvini, arrivano uno scudetto Juniores e due titoli regionali Juniores ed Allievi. 
Nella stagione 2007/208 inizia l’avventura con il Frosinone Calcio dove assume un incarico importante, quello di rifondare un settore giovanile di certo non all’altezza di una società che milita nel campionato di Serie B e, in appena cinque anni, il Frosinone si trova con due tricolori sul petto. Nel 2011/2012 infatti le formazioni “Allievi Nazionali” e  “Berretti” si laureano campioni d’Italia con quest’ultima che conquista anche la Supercoppa Italiana.

I successi non arrivano mai per caso e per questo, il Presidente Stirpe, decide di promuovere Salvini tra i grandi del calcio nazionale affidandogli l’incarico di Direttore Generale. Anche in questo caso la missione non è semplice, il Frosinone è reduce da una retrocessione dalla Serie B e da una stagione anonima in Lega-pro.  Ed è proprio da qui che inizia l’ascesa di  una società che, nel giro di quattro anni, si ritrova a calcare i più importanti palcoscenici italiani partecipando, per la prima volta nella sua storia, al campionato di Serie A.