Allarme furti, ci risiamo

28 maggio 2016 | 08:30
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Allarme furti, ci risiamo

All’Isola Sacra hanno colpito un’autofficina. Ad Aranova preso di mira un villino

Il Faro on line – Territorio ancora una volta flagellato dalle incursioni notturne. Due furti infatti sono stati messi a segno  a distanza di poche ore uno dall’altro, un villino di Aranova, a nord del comune di Fiumicino, e in un’officina di Isola sacra. Nel primo caso i malviventi si sono introdotti all’interno della villetta passando attraverso una porta-finestra dove la grata era rimasta aperta. Una volta all’interno i ladri hanno arraffato gioielli, un Rolex e denaro contante per un valore di circa 6mila. I proprietari, quando si sono accorti che la loro abitazione era stata ‘visitata’, hanno dato l’allarme al 112. Sul pavimento erano rimaste delle banconote che nella fretta di allontanarsi i balordi hanno lasciato cadere a terra. 

Il secondo furto ha invece interessato un’officina in via Falsarego, a Isola sacra. I ladri, intrufolatisi all’interno del locale, hanno asportato 3mila euro in contanti. La chiamata al 112 è stata data alle 5.20 di ieri mattina. Dei ladri nessuna traccia. Quello dei furti è un problema molto sentito e, per ora, senza soluzione. Non a caso i cittadini tempo fa si organizarrono in un controllo fai-da-te del terrotiro. Non delle vere e proprie ronde ma “passeggiate di legalità”, senza armi ma con i cellulari pronti a segnalare anomalie e immortalarle. Tra loro studenti, commercianti, semplici cittadini, vittime di furti e effrazioni notturne.  

“I poliziotti ci hanno chiesto i documenti, ma alla fine ci hanno espresso pure solidarietà” hanno raccontato i volontari: “Noi non vogliamo sostituirci alla polizia, vogliamo far capire alle istituzioni che non si può ignorare la realtà”. Quello di Fiumicino è un territorio vastissimo, il settimo comune per estensione in tutta Italia. I volontari a bordo di una decina di autovetture hanno percorso le strade al buio di Focene, Fiumicino e Isola Sacra.  “Le passeggiate della legalità – dicono – continueranno e non termineranno fino a quando le istituzioni non prenderanno maggiori provvedimenti per la sicurezza”.