Stefanelli: “La politica dell’illegalità ha ridotto la città ad una casba”

31 maggio 2016 | 08:00
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Stefanelli: “La politica dell’illegalità ha ridotto la città ad una casba”

Degrado a Minturno, il candidato: “Tolleranza zero verso chi non rispetta le regole e gli altri”

Il Faro on line – “Il lassismo, la connivenza e la convenienza della classe politica hanno creato un paese senza regole e fuori controllo. Tipico esempio è il fenomeno della casba che siamo costretti da anni ad osservare prima sui marciapiedi del lungomare e oggi, la domenica, nel piazzale Sieci; non è tollerabile che al centro di una città ci sia una situazione di totale anarchia.” È amareggiato il candidato a sindaco Stefanelli nel constatare che, nonostante i solleciti ai vigili urbani, sulla situazione di vendita illegale sull’area Sieci non siano stati presi i dovuti provvedimenti.

“Lungo le strade e i marciapiedi della nostra città c’è un’invasione scomposta di tavolini e mercanzie fuori ai negozi che non dovrebbero esserci e siamo circondati da obbrobri urbanistici realizzati senza alcuna autorizzazione tollerati, però, da tutti, così come la città è invasa da numerose attività commerciali che, in realtà, non hanno i dovuti requisiti di legge per sussistere eppure continuano ad essere tollerate nel silenzio generale”.

“Ecco – continua Stefanelli – quando assistiamo a questi scempi e riflettiamo sulla nostra città nel caos dovremmo anche riflettere sui motivi che hanno ridotto Minturno in uno stato così profondo di degrado sociale e urbano, perché le cose non accadono all’improvviso, ma c’è stato un lungo periodo di tempo in cui la classe politica di questo territorio ha ritenuto conveniente chiudere gli occhi e non provvedere, come se lasciare scivolare nell’incuria Minturno fosse una cosa ineluttabile.”

“Ci vuole una forte volontà politica per dare un retto controllo al territorio; per troppi anni – afferma – la politica ha distolto lo sguardo da queste situazioni di illegalità perché a molti conveniva avere consenso da alcune di queste persone. In tal modo, però, si è dato loro una patente di legittimità e, soprattutto, l’impressione che tutto a Minturno sia possibile. L’autorità pubblica per essere rispettata deve essere autorevole, intransigente, e troppe volte chi era tenuto al controllo si è girato dall’altra parte. Ciò dovrebbe farci riflettere molto su chi è connivente con queste situazioni sulle quali traggono un consenso che avvelena la comunità, perché ne mina le regole della pacifica e civile convivenza, creando un danno economico a chi lavora in regola e un danno sociale a chi vive nel rispetto della legalità e nel rispetto degli altri. Sono convinto che una delle ragioni che ispirerà il voto dei minturnesi sarà proprio questo anelito di giustizia, perché al voto si vedrà chi vuole il bene della città e chi continua ad aver cura solo dei propri interessi.”

“Legalità, rispetto delle regole, difesa degli interessi dei minturnesi intesi come comunità: sono questi i valori che riporteremo nella nostra città. Possiamo farlo, perché sono gli stessi valori – precisa Stefanelli – che guidano le nostre vite e quelle di tanti minturnesi onesti. Non chiudiamo gli occhi, a Minturno si respira un malessere preoccupante, soprattutto tra i nostri giovani. È per loro che dobbiamo e possiamo ripristinare la sicurezza nelle nostre strade. In passato, c’è chi ha volutamente trasformato Minturno in una periferia degradata del Lazio”.

“Noi – conclude – così come i minturnesi veri, siamo stanchi di tollerare questa situazione. Vogliamo che i nostri figli possano giocare e crescere sereni in strada, al mare, nei nostri centri storici.”