Edilizia, prima si paga poi arriva lo stop

3 giugno 2016 | 08:00
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Edilizia, prima si paga poi arriva lo stop

“Appesi” al Decreto 42 dell’Autorità di bacino: la beffa dietro l’angolo

Il Faro on line – Sulla vicenda dei terreni considerati edificabili, e dunque soggetti a tassazione, ma in realtà bloccati dai vincoli esistenti, si dibatte da anni. Anche perché per tutto questo tempo i cittadini hanno continuato a sborsare migliaia di euro di Ici/Imu senza aver nessun beneficio effettivo, con la speranza che prima o poi tutto si sarebbe aggiustato. Invece nel tempo i vincoli sono aumentati: dal rischio esondazione a quello della C02. Oggi però potremmo essere vicini all’atto finale, che avrebbe il sapore della beffa per migliaia di persone. Di più, per come si stanno svolgendo le cose sarebbe una vera e propria presa in giro.

A giorni, infatti, scaduti i termini per le osservazioni, diventerà operativo il Decreto n. 42/ 2015 Piano di bacino del fiume Tevere (VI stralcio funzionale P.S. 6 per l’assetto idrogeologico P.A.I) che, in sostanza, sarà la pietra tombale per tutto il territorio di Fiumicino Isola Sacra quanto a possibilità edilizia. E questo accadrà – se nessuno interverrà – appena dopo il pagamento dell’ennesima tassa su terreni rispetto ai quali il vincolo R4 (rischio di morte) sarà definitivo. 

Facciamo un po’ di storia. Nel corso della riunione del 17 dicembre 2014 il Comitato Tecnico dell’Autorità di bacino approvava una relazione tecnica, agli atti del Comitato, proposta dalla Segreteria Tecnico Operativa, concernente la pericolosità idraulica del bacino metropolitano, conseguente alla rete di bonifica, con correlata ipotesi di proposta di nuova perimetrazione di aree a rischio idraulico elevato per tutta la zona fociale del Tevere, ricadente nei territori di Roma Capitale e del Comune di Fiumicino, indotta dal reticolo secondario in questione.

Preso atto dell’elaborazione del Comitato Tecnico dell’Autorità di bacino del fiume Tevere, espressa nella seduta dell’8 luglio 2015, che, sulla base dell’istruttoria condotta dalla Segreteria Tecnico Operativa, ha accolto favorevolmente l’istanza della Regione Lazio, ai fini della ridefinizione e perimetrazione delle aree allagabili nella zona fociale del fiume Tevere, corsi d’acqua secondari e rete canali di bonifica nel territorio di Roma Capitale e Comune di Fiumicino.

In poche parole, si farà la revisione del quadro di rischio idraulico dell’Area Romana – Aree definite a rischio R4 nella zona fociale del Tevere; saranno ridefinite e perimetrate le aree allagabili nella zona fociale del fiume Tevere, corsi d’acqua secondari e rete canali di bonifica nel territorio di Roma Capitale e Comune di Fiumicino e tutto il territorio di Isola Sacra ritornerà ad essere R4.

La prossima settimana – ha segnalato il sindaco Esterino Montino sui social – ci sarà all’Isola Sacra un’assemblea pubblica con Fabio Refrigeri (Assessore regionale alle Infrastrutture, Politiche Abitative, Enti Locali) sulla costruzione del nuovo argine, che dovrebbe servire a far decadere il rischio idraulico. Ma se passa la 42/2015 anche questo non servirà a nulla. Il Comitato Spontaneo Isola Sacra ha intanto in programma di chiedere lo slittamento a settembre della rata Ici/Imu, proprio per vedere che fine farà questa ormai “famigerata” 42/2015. D’altronde, come detto all’inizio, sarebbe veramente una presa in giro far pagare l’ennesima tassa ai cittadini già sapendo che quei terreni, visto il nuovo vincolo, resteranno inedificabili per chissà ancora quanto tempo. A meno che Refrigeri non abbia notizie diverse… 
Angelo Perfetti