Ponte della Scafa, manca solo Roma

13 giugno 2016 | 07:30
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Ponte della Scafa, manca solo Roma

Superate tutte le osservazioni della Soprintendenza. La ditta è pronta, i reperti archeologici messi in sicurezza

Il Faro on line – “Adesso manca solo il via libera di Roma, e i lavori per il nuovo Ponte della Scafa saranno realtà”. Sono le parole del sindaco Esterino Montino pronunciate durante l’incontro in aula consiliare tra i cittadini, l’Amministrazione e l’assessore regionale Refrigeri. Una notizia rassicurante solo in parte, perché bisognerà vedere il nuovo sindaco della Capitale cosa pensa del progetto, e non è affatto scontato che dia il via libera. L’ultimo stop per la per la realizzazione del nuovo Ponte della Scafa risale a gennaio, quando ai primi ritrovamenti di navi romane, se ne aggiunsero di nuovi: i resti dell’antico molo di età romana.

“Resta confermato – chiarì l’associazione Severiana – l’andamento dell’antica linea di costa che vedeva l’ingresso delle navi romane presso la foce del Tevere, a quel tempo posizionata all’altezza dell’attuale Tor Boacciana, il presunto faro del porto fluviale di Ostia”.
I lavori di indagine archeologica, commissionati dal Comune di Roma, che vedono come responsabile del procedimento l’Ing. Roberto Botta del Dip.to S.I.M.U. e come archeologo responsabile la Dott.ssa Alessandra Ghelli, sono iniziati il 25 novembre 2015 e si sono conclusi pochi giorni fa.
Ancora sono visibili nel terreno i fori dei carotaggi, scesi a 15 metri di profondità. Da scavi compiuti in due zone, una dentro un’area espropriata, l’altra a ridosso della torre, sono comparse strutture romane che lasciano intendere l’esistenza di moli analoghi a quelli massicci e imponenti ritrovati sul lato opposto di via Tancredi di Chiaraluce.

Terminati gli scavi e messa in sicurezza la zona, con il progetto che è stato ridisegnato “guadagnando” qualche metro in avanti per posizionare i piloni, la Soprintendenza ha ordinato gli scavi anche lato Fiumicino. Altro problema, perché dove in teoria doveva andare il pilone ricadeva nel terreno di un cantiere nautico.

Qualche settimana di mediazione, poi il via libera per controllare se sotto ci fossero reperti. Non è uscito nulla, e dunque tutte le eccezioni preliminari sono superate. Il progetto esiste e c’è anche una ditta vincitrice. Ma… si aspetta il Campidoglio.

Angelo Perfetti