Riciclo, Fiumicino virtuosa: sorpresa di Legambiente al Forum Rifiuti

24 giugno 2016 | 08:00
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Riciclo, Fiumicino virtuosa: sorpresa di Legambiente al Forum Rifiuti

La piattaforma logistica dell’Interporto presa come modello da imitare

Il Faro on line – Al Forum Rifiuti, è stato presentato il rapporto dell’”Osservatorio Recycle di Legambiente”, sulla sfida nel settore delle costruzioni, che fa il punto sull’innovazione nei cantieri e nei capitolati per ridurre il prelievo da cava e l’impatto sull’ambiente. Un tema che rientra pienamente nel discorso sull’economia circolare. Infatti, un rilancio del settore che permetta di ridurre l’impatto sugli ecosistemi e al contempo di creare lavoro e ricerca applicata e’ concretamente possibile, come bene dimostra la trentina di esempi di cantieri raccolti nel dossier, di edifici e infrastrutture dove sono stati impiegati materiali provenienti dal riciclo.

Il Juventus Stadium e il Palaghiaccio di Torino, la Council House di Melbourne o l’edificio del California Academy of Science di San Francisco, ma anche gli asfalti con gomma riciclata in Val Venosta, gli aggregati riciclati nel passante di Mestre o la piattaforma logistica dell’interporto di Fiumicino, sono solo alcuni esempi delle buone pratiche in corso. Queste e le altre esperienze raccontate nel Rapporto dimostrano come esistano oggi norme codificate basate sulle prestazioni, che permettono ai materiali da riciclo di poter competere sul piano tecnico e anche del prezzo, come il processo sia gia’ in corso, spinto dalla Direttiva 2008/98/Ce, che prevede che al 2020 si raggiunga un obiettivo pari al 70% del riciclo dei rifiuti da costruzione e demolizione.

Oggi non esistono piu’ motivi tecnici, prestazionali o economici che possano essere utilizzati come scuse per non utilizzare materiali provenienti da riciclo nelle costruzioni. E i vantaggi che questa prospettiva apre rilevanti. In primo luogo in termini di lavoro e attivita’ imprenditoriali, perche’ le esperienze europee dimostrano che aumentano sia l’occupazione che il numero delle imprese attraverso la nascita di filiere specializzate. In secondo luogo, nella riduzione del prelievo da cava, continua Legambiente.