Mensa scolastica, Pascucci: “La qualità non può essere legata ai costi del servizio”

29 giugno 2016 | 08:00
Share0
Mensa scolastica, Pascucci: “La qualità non può essere legata ai costi del servizio”

Il Sindaco: “La Commissione Mensa funzioni con maggiore serietà, vergognoso che si siano fatti così pochi accessi”

Il Faro on line – A seguito dell’aumento del costo della mensa (passato da 40 a 55 euro mensili) è stato organizzato dall’Amministrazione comunale un incontro con i genitori che si è tenuto venerdì 24 giugno al Granarone. Si è parlato dell’aumento della rata ma anche della qualità del servizio. “Il 20 Giugno – ha spiegato il Sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci – con le scuole già chiuse e il servizio mensa terminato, è stata protocollata una relazione a firma di uno solo dei 4 genitori del Commissione Mensa. Questo documento contiene affermazioni pesantissime sulla qualità del servizio. Eppure, in 4 anni che faccio il Sindaco, ho ricevuto migliaia di segnalazioni sulle più disparate questioni ma soltanto in due occasioni mi sono stati segnalati problemi sul servizio mensa, ed entrambe le volte riferiti alle quantità di cibo, ma mai alla qualità”.

“Devo anzi aggiungere che lo scorso anno la Sodexo ha sottoposto un’indagine sulla qualità del servizio a 894 bambini che usufruiscono della mensa e i risultati sono stati eccezionalmente positivi: il gradimento medio sul cibo è superiore al 70%. Ora, non credo che la nostra mensa abbia dei prodotti da chef stellato, ma da qui ad affermare che il cibo fa schifo e che le condizioni igieniche non sono a norma, ce ne passa”.

“Come prevede la Legge – ha proseguito il Sindaco – i menù della mensa scolastica sono decisi dalla Asl e non dall’azienda o dal Comune. I controlli sulla qualità sono realizzati dall’Ufficio Scuola, dalla Asl, dai Nas, che hanno accesso illimitato alle strutture, e dai Genitori stessi, che compongono la Commissione Mensa. Nel caso in cui qualcosa fosse fuori posto, il Comune lo verrebbe a sapere immediatamente. In 4 anni non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione. Il Regolamento della Commissione Mensa prevede che ognuno dei 4 Istituti Comprensivi possa nominare un genitore con diritto a fare 2 accessi al mese nel centro cottura e nei refettori”.

“Quest’anno solamente gli Istituti Salvo D’Acquisto e Marina di Cerveteri hanno comunicato la nomina dei delegati. È bene inoltre sapere che fino al 20 Giugno, giorno in cui è stata protocollata la relazione del genitore, non è arrivata nessun altra comunicazione, né sulla qualità del servizio, né su altro. Allora abbiamo scoperto, con enorme disappunto, che 2 dei 4 genitori nominati nel Commissione Mensa non hanno mai fatto nessun accesso, mentre l’autore della relazione ne ha fatti soltanto 2 nel mese di Marzo (dei 18 che gli spettavano), mentre il quarto genitore ha eseguito 8 accessi tra Marzo e Maggio, decidendo comunque di trasmettere la relazione al Comune soltanto il 24 Giugno, giorno dell’incontro pubblico convocato dall’Amministrazione, con le scuole oramai chiuse”.

“Mi domando allora: come mai così pochi accessi da parte dei genitori? Come mai le relazioni arrivano a 4 mesi di distanza, e comunque solo dopo che sono state rese pubbliche le tariffe del prossimo anno? A rigor di logica, e per responsabilità, se il servizio fosse stato realmente così negativo come scrive il genitore (che, ci tengo a sottolineare, è un medico legale, non un nutrizionista) per quale motivo non lo ha comunicato subito? Perché ha continuato a far andare i nostri bambini in un ambiente che lui ritiene insalubre e inadeguato?”.

Il servizio mensa costa alla comunità 1.470.000 euro. Esso è pagato interamente dai cittadini di Cerveteri. Una parte (ieri il 40%, oggi il 48%) è coperto con le quote pagate dalle famiglie che ne usufruiscono, mentre la restante parte (ieri il 60% oggi il 52%) è pagato anche da tutti i cittadini, anche da quelli che non hanno figli che vanno a mensa.

“Il Comune ha un contratto con l’azienda e se ne deve pretendere il rispetto. Se ciò non avviene, come sostiene il genitore nella sua relazione, si devono prendere provvedimenti immediati. Ma subito. Non 4 mesi dopo. Questo atteggiamento è irresponsabile e vergognoso. Chiedo quindi ai genitori di nominare in futuro nella Commissione Mensa persone che abbiano realmente voglia di fare i controlli in maniera seria e costante e che, soprattutto, trovino il tempo per scrivere al Comune il giorno dopo il sopralluogo, non quando la mensa è ormai chiusa”.

“La qualità di ciò che mangiano i nostri bambini non può essere legata ai costi del servizio. Anche se si pagasse un solo euro, c’è un contratto che deve essere rispettato. E non possiamo certo basarci unicamente su una relazione riferita ad un sopralluogo effettuato mesi prima. Proprio per questo, è un nostro impegno preciso, da Settembre saremo ancora più puntigliosi nei controlli, perché la salute dei nostri bambini dipende anche da quello che mangiano quotidianamente”.

Il Sindaco ha poi detto che dai genitori sono pervenute anche delle proposte operative sul tema dei costi. Per questo l’Amministrazione comunale ha indetto un nuovo incontro aperto a tutti che si terrà venerdì 1 luglio alle 18:00 presso l’Aula Consigliare del Granarone.