Lo slogan “Le case agli italiani” non piace all’Unione Inquilini

13 luglio 2016 | 07:45
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Lo slogan “Le case agli italiani” non piace all’Unione Inquilini

Emanuela Isopo: “Troppa demagogia. Per anni abbandonati ai nostri problemi. Dov’erano tutti quando chiedevamo aiuto?”

Il Faro on line – “In questi giorni Fiumicino ha fatto molto parlare di se in merito alla vicenda dell’accoglienza ‘obbligata’ di migranti in rifugio politico in via Bombonati (all’Isola sacra), e che proprio in questa occasione si sia svolta una manifestazione di dissenso di cittadini e movimenti politici di destra. In qualità di rappresentante dell’unico sindacato a difesa del diritto alla casa, l’Unione Inquilini, proprio di questo territorio, mi ha molto rammaricato però, il motto della manifestazione”. A parlare è Emanuela Isopo, che prosegue: “Al grido di ‘le case agli italiani’ ci sentiamo chiamati in causa.Il rammarico nasce nelle mille lotte che Unione inquilini in questo anno e mezzo di lavoro sta cercando di portare avanti, nei molti sit in organizzati sotto i palazzi delle istituzioni, gli interventi di emergenza per disservizi gravi legati alle case popolari ed ai loro inquilini.Proprio questa esperienza ci ha fatto rendere conto di quanta poca attenzione in realtà ha questa tematica proprio per i cittadini…”

“Che nelle molte iniziative organizzate non ha mai visto tanta partecipazione per far sì di sensibilizzare l’amministrazione di turno a prestare maggiore attenzione alle politiche abitative di Fiumicino. Molte persone sui social network in questi giorni parlano di loro amici in difficoltà economica sotto sfratto, senza sapere che proprio grazie al nostro intervento e all’aiuto ricevuto dal movimento 5 stelle Fiumicino ad aprile e’ stata approvata in consiglio comunale la ‘Legge Salva Sfratti’ cosiddetta Morosita Incolpevole che tramite un bando comunale dove le famiglie in difficoltà partecipano, si possono richiedere fondi al ministero delle infrastrutture e nel frattempo bloccare lo sfratto presso i tribunali su richiesta della prefettura”.

“L’immigrazione che fondamentalmente e’ un Diritto alla Vita non può incociare  il suo cammino con le problematiche del diritto alla casa, questione che come la prima richiede tempo, lavoro, attenzione e soprattutto partecipazione. Chissà al prossimo sit in da noi organizzato quante di quei cittadini verrano in piazza per gridare ancora ‘diritto alla casa per gli italiani’”.