Migranti, Califano: “La Poggio è confusa, rilegga bene i bandi di gara della Prefettura”

14 luglio 2016 | 14:02
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Migranti, Califano: “La Poggio è confusa, rilegga bene i bandi di gara della Prefettura”

Continua il botta e risposta tra la Presidente e la Vice Presidente del Consiglio comunale
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Il Faro on line – “Mi dispiace notare come il Vicepresidente Poggio faccia confusione tra le procedure, questa sua confusione mentale nel non saper leggere bene i bandi di gara la porta ad avere atteggiamenti non consoni al suo ruolo e ad affermare falsità. Il bando del 2015 cui fa riferimento la Poggio, dalla dicitura: “Procedura aperta volta alla conclusione di un accordo quadro tra la Prefettura di Roma e piu’ soggetti economici operanti nella provincia di Roma per assicurare i servizi di accoglienza ai migranti richiedenti protezione internazionale gia’ presenti e a quelli eventuali futuri e la gestione dei servizi connessi” è chiaramente rivolto a gestori privati, e, per quanto ne sappiamo, fa parte di quei bandi che escono regolarmente due volte all’anno dalla Prefettura rivolti esclusivamente a soggetti privati” – è quanto dichiara in una nota la presidente del Consiglio comunale Michela Califano.

“Ed è proprio ad uno di questi bandi che ha partecipato la cooperativa che si è aggiudicata la gestione del centro di accoglienza di via Bombonati. Il sindaco invece, con una lettera protocollata, rispose con un secco diniego, poiché il nostro territorio già ospita un numero elevato di cittadini stranieri, a una nota del 5 maggio 2015 del Prefetto di Roma che invitava i Comuni ad ospitare nei propri territori gli stranieri richiedenti asilo. Ed è contro questa nota della Prefettura che i consiglieri di centrodestra presentarono un documento in Consiglio. Questo tanto per chiarezza e rispetto della verità. Invito piuttosto la mia collega dell’Ufficio di Presidenza a trovare insieme a noi proposte e soluzioni a beneficio dei cittadini, dei residenti, e a supporto dell’accoglienza e dell’integrazione, così come si deve a una Città inclusiva come la nostra” – conclude la Califano.