Ostia: chiedono il pizzo ad un minimarket, in tre arrestati dai Carabinieri

21 luglio 2016 | 08:00
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Ostia: chiedono il pizzo ad un minimarket, in tre arrestati dai Carabinieri

Hanno minacciato il proprietario di distruggere il locale, lui li ha messi in fuga chiamando le forze dell’ordine

Il Faro on line – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Ostia e della Stazione di Ostia hanno eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre romani, due di 53 anni e uno di 51 anni, tutti pregiudicati, per tentata estorsione ai danni di un minimarket.

Nella serata dello scorso 26 marzo i tre malviventi si erano presentati presso un minimarket nell’area di Ostia Nuova, gestito da un cittadino marocchino e da sua moglie, armati di coltelli e mazze. I tre avevano  minacciato il proprietario di distruggere il locale se non avesse consegnato loro del denaro, ma la vittima ha reagito riuscendo a metterli in fuga ed avvisando subito i Carabinieri, che sono intervenuti espletando preliminari accertamenti.

Ciononostante, il giorno successivo uno dei malviventi si è ripresentato presso il negozio non solo per ribadire la richiesta di soldi al titolare, ma dopo averlo nuovamente minacciato, preoccupato dell’intervento dei Carabinieri della sera prima, gli ha intimato di ritirare ogni denuncia che avesse sporto. Anche nella circostanza il commerciante ha messo fuori il malvivente, richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine: una volante del Commissariato locale è giunta ed ha identificato l’uomo.

I militari dell’Arma hanno subito avviato le indagini, formando un collage dei vari “pezzi” via via emersi: le immagini estrapolate dal sistema di sorveglianza del negozio, l’attività info-operativa finalizzata a raccogliere elementi in relazione all’episodio, tra cui la sottoposizione di un fascicolo fotografico alle vittime, con l’identificazione da parte loro, hanno consentito l’individuazione dei rei.

Ogni dubbio sulla loro presenza nel giorno e sul luogo del reato, ogni incertezza sulla loro correità è stata infine fugata con l’analisi dei tabulati dei telefonini in loro possesso, che li rapportavano inequivocabilmente a luogo, giorno e ora del reato. All’esito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, il Gip ha ritenuto suffragati gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre, spiccando nei loro confronti un ordine di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari: questa mattina è scattato il blitz dei Carabinieri, che hanno rintracciato due dei rei presso le loro abitazioni.

Un altro, che si era ferito proprio lunedì scorso tentando di sottrarsi ad una perquisizione domiciliare per la ricerca di stupefacenti operata dai Carabinieri, calandosi da un balcone all’altro e procurandosi la frattura scomposta della caviglia sinistra, era ancora ricoverato presso l’Ospedale Grassi.Tutti sono stati tratti in arresto e sottoposti, quindi, agli arresti domiciliari.