Aviointeriors, i sindacati scendono in campo per sostenere i lavoratori 

1 agosto 2016 | 08:00
Share0
Aviointeriors, i sindacati scendono in campo per sostenere i lavoratori 

I sindacati: ”Crediamo che si debbano cercare soluzioni, non limitarsi alla mera denuncia”

Il Faro on line – ”Le vicende Aviointeriors stanno, nostro malgrado, caratterizzando in maniera pesante la vita sindacale della nostra provincia. A nessuno può sfuggire che, ormai da oltre due anni, viviamo una fase caldissima nei rapporti con questa società, dopo che a seguito della nascita della ‘nuova’ Avio tutti avevamo sperato, nel 2011 e 2012, che i lavoratori di provenienza da Meccano, Rail ed Agw potessero vivere un periodo di relativa tranquillità” – affermano le segreterie di Uilm Uil Latina e Fim.

”Purtroppo – aggiunge Cisl Latina -, è storia il mancato pagamento di due aumenti contrattuali, il mancato pagamento degli scatti di anzianità, il mancato pagamento dei superminimi e poi ancora le difficoltà nei rapporti con il sindacato per avere le ferie, la chiusura della mensa, i licenziamenti con tutti i contenziosi in essere. È storia anche che a tutte queste problematiche non siamo riusciti a garantire efficaci risposte di tipo sindacale e non siamo riusciti a riportare la normalità in azienda nonostante le manifestazioni di protesta, fino ad arrivare alle richieste di intervento delle istituzioni: Comune, Provicnia, Regione, Proura, Guardia di Finanza, Dtl, Prefettura”.

”Peraltro, abbiamo anche constatato – spiega Roberto CAccavello – che seppur disponibili, gli uffici legali del sindacato non hanno ricevuto specifico mandato ad agire in sede giudiziale per il recupero dei soldi da parte dei lavoratori. Per queste ragioni, in uno scenario di dolorosa immobilità abbiamo creduto e continuiamo a credere che fosse indispensabile cercare di ricostruire una relazione sindacale con la società e questo non poteva che ripartire da 3 elementi fondamentali: 1) le garanzie occupazionali e di mantenimento del sito produttivo a Latina; 2) il ristabilirsi di corrette relazioni tra lavoratori ed impresa (quelle che chiamiamo relazioni sindacali); 3) l’applicazione del CCNL”

”L’ipotesi di accordo siglata dalle scriventi in data 7 luglio – aggiunge Andrea Minniti – contiene questi elementi e, proprio  per questa ragione, responsabilmente, abbiamo siglato l’ipotesi ed abbiamo spiegato le ragioni delle ns decisioni ai lavoratori in assemblea. Come è giusto che sia abbiamo chiesto un giudizio ai lavoratori e di questo prendiamo atto. Continuiamo a credere che sia un errore non accettare un’intesa che, a differenza di quanto viene ormai riportato da giorni sui media e sui social network, non opera ulteriori tagli, ma restituisce ai lavoratori; le condizioni di reddito dei lavoratori a seguito dell’accordo certamente sarebbero migliori di quanto sono state negli ultimi 24 mesi, quindi, non si capisce come si possa continuare a parlare di un accordo che tagli i salari dei lavoratori”.

”Crediamo – concludono insieme i sindacati sopra citati – che un sindacato serio debba cercare soluzioni e non limitarsi alla mera denuncia senza accompagnare i lavoratori verso possibili soluzioni. Un sindacato responsabile deve avere il coraggio di spiegare che non esistono soluzioni applicabili allo stesso modo in tutte le differenti società, gli accordi si leggono nel contesto aziendali in cui si applicano.Non ci sottraiamo al confronto con i lavoratori, non crediamo alla rissa tra lavoratori e sindacato e tra sindacati, perchè siamo convinti che non arrecherebbe beneficio ai lavoratori, siamo disponibili a confrontarci su proposte concrete che possano portare beneficio ai lavoratori ma rifiutiamo a priori inutili ricette palliativo che suonano di presa in giro per i dipendenti dell’azienda”.