Le Serate di Nomadelfia a Tarquinia Lido

10 agosto 2016 | 08:00
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Le Serate di Nomadelfia a Tarquinia Lido

Il 13 e il 15 agosto, alle ore 21, in viale dei Tritoni al Lido. Uno spettacolo che parla direttamente al cuore dell’uomo

Il Faro on line – Al Lido il 13 e il 15 agosto, alle ore 21, in viale dei Tritoni, fa tappa la tournée delle “Serate di Nomadelfia” (ingresso libero). Ideate da don Zeno Saltini, fondatore dell’associazione Nomadelfia, le “Serate” vogliono portare alla società di oggi, una proposta di fraternità, giustizia e speranza. La tournée compie 50° anni. Per questa speciale ricorrenza nello spettacolo sono state inserite alcune novità: una ventina di presentatori interagiscono donando alla “Serata” una vivacità ricca di stimoli.

E una danza in stile moderno che trova impegnati tutti i giovani di Nomadelfia, che esprime “l’onda” di un popolo che vuole vivere la fraternità. Attraverso la bellezza delle danze eseguite dai giovani, e la forza delle testimonianze, lo spettacolo vuole suggerire i valori universali su cui impostare le relazioni umane, contrapponendo all’individualismo, la fraternità. Alle logiche economiche, la giustizia sociale. Al pessimismo sul futuro, la speranza di un mondo migliore. “Cambio civiltà a partire da me stesso”, osava dire e fare don Zeno.

Il suo monito arriva ancora oggi diritto ai nostri cuori, ci interpella in prima persona e ci responsabilizza. Ci sprona, dicendoci che la costruzione di un mondo nuovo è possibile, ma dipende, dalle scelte di ciascuno di noi. La danza che conclude lo spettacolo, My Brother’S Wave (L’Onda di Fraternità), rappresenta l’Onda, scaturita da questa sua decisione, che continua a coinvolgere tutti coloro che vogliono impegnarsi per la realizzazione di un mondo nuovo.

Ma è soprattutto il clima di amicizia e l’attrazione di un modo diverso di vivere che tutti sogniamo che conferisce alle Serate un fascino che a distanza di 50 anni continua, dopo oltre mille repliche, a riempire le piazze. Ampiamente superato il milione di spettatori, tra i quali San Giovanni Paolo II, a Castel Gandolfo, e il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro.

E’ una testimonianza vivente di un popolo che occhi attenti sanno riconoscere in tutti i loro gesti anche quando allestiscono gli impianti, e quando, al termine dello spettacolo in circa un’ora lavorando insieme, smontano, caricano tutto sui camion e puliscono la piazza.