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#Rio2016, Settebello da favola. Ecco un bronzo di grande cuore

20 agosto 2016 | 22:44
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#Rio2016, Settebello da favola. Ecco un bronzo di grande cuore
#Rio2016, Settebello da favola. Ecco un bronzo di grande cuore
#Rio2016, Settebello da favola. Ecco un bronzo di grande cuore

Christian Presciutti ha trascinato i suoi compagni, alla vittoria, con 4 reti. Dopo il rigore sbagliato dal Montenegro, Aicardi ha insaccato dentro, allo scadere.

Il Faro on line – Tutti in vasca a festeggiare, alla fine. Una vittoria voluta con tutta l’anima, finisce sempre così, nel mondo della pallanuoto. Ed il Settebello lo ha fatto ancora. Dopo l’argento di Londra 2012, è arrivato il bronzo a Rio 2016. E la Federazione Italiana Nuoto si forgia dell’ottava medaglia, in questi Giochi brasiliani. Un 12 a 10, sul Montenegro, di grande cuore e tutto azzurro.

E’ venuto fuori questo risultato, da una partita maschia, combattuta e affrontata con la rabbia giusta dai ragazzi di Sandro Campagna, che conquista in questo modo, il dodicesimo metallo internazionale. Nove le Olimpiadi per Campagna. Due da giocatore, trionfali e 3 da allenatore. Una leggenda. Come una leggenda, è anche il capitano tricolore Stefano Tempesti, che partecipando alla sua quinta Olimpiade, non smette di accrescere, un prestigio, in crescendo. Ha lottato come un leone di fronte alla porta azzurra, opponendosi continuamente agli attacchi avversari.

IL RACCONTO DELLA PARTITA

Una vittoria emozionante questa, per la pallanuoto azzurra e quando Matteo Aicardi ha sparato da centrovasca, là sullo scadere della partita, a pochi secondi dalla fine, un tiro imprendibile, la medaglia di bronzo è sorta all’orizzonte sportivo di un Settebello, da favola. Sono stati 4 tempi combattuti. Due vinti dall’Italia e due pareggiati. Segno di un equilibrio avuto. Ma segno anche, di una lotta mai terminata e vissuta, fino in fondo. Il primo periodo, dove la supremazia dell’Italia si è fatta sentire maggiormente, Valentino Gallo ha aperto la serie di marcature, seguito con doppietta, da Nicholas Presciutti.

Una spina nel fianco, sempre un certo Janovic, che si è fatto espellere nel secondo periodo. Alcune delle reti del Montenegro, sono state sue. Un continuo rincorrersi, per le due squadre. Batti e ribatti. Vantaggio e pareggio. Ed il Montenegro, nel grande cuore azzurro, ha saputo tuttavia imporsi, in alcune occasioni. Ma la Nazionale di pallanuoto maschile ha risposto con carattere e forza. Il 5 a 4, al secondo periodo, dopo il pareggio raggiunto da Brguljan, è nato da un’azione perentoria di Christian Presciutti, che ha raggiunto la superiorità in tabellone, al suonare della sirena. Un “no” deciso dell’Italia. Una opposta visione, di un momento in continuo cambiamento. Gli azzurri volevano il bronzo e se lo sono preso. Tanto che, dopo un nuovo pareggio raggiunto dal Montenegro, Presciutti ancora alza voce e braccia e butta dentro, un gol importante. Ed il terzo periodo, comincia bene per la squadra di Campagna.

I fratelli Presciutti si rendono ancora pericolosi e protagonisti. Lo fanno, grazie ad una reciproca doppietta che in vasca, spaventa gli avversari. Le compagini si studiano e si osservano. C’è lotta in acqua e quella medaglia, stuzzica il cuore degli atleti protagonisti. Ma è l’Italia a vincere. Ed il quarto tempo scivola via leggero, grazie ancora alle reti della famiglia Presciutti. Christian segna l’11 a 8. Il rigore franato sul palo poi, tirato da Ivovic, infrange i sogni del Montenegro. E la rete finale di Aicardi sottolinea il realizzarsi di un destino favorevole, all’Italia.

L’AMARCORD AZZURRO ALLE OLIMPIADI E LE DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

E dunque, ecco di nuovo il bronzo, ad una Olimpiade. L’ultimo era stato conquistato ad Atlanta, dopo che una grandissima squadra, dove Sandro Campagna era uno dei giocatori simbolo, aveva vinto il titolo a Barcellona. Nel 1996, quella stessa compagine leggendaria era salita sul terzo gradino del podio. E Campagna c’era. Come era presente da coach, a bordo vasca ad incitare e a guidare i suoi ragazzi tricolori, contro il Montenegro, a Rio 2016, tra un’azione e l’altra.

Tra un’emozione e l’altra. Tra uno schizzo di gloria e l’altro. Si, perché la gloria ha bussato ancora. Lo ha fatto in un torneo giocato con grande impegno e determinazione: “E’ stata una bellissima partita – ha dichiarato Campagna a fine gara, come riportato dal sito ufficiale della Federazione Italiana Nuoto – il Settebello è stato sempre avanti. Abbiamo fatto anche fatica, in inferiorità numerica – ha aggiunto, continuando – anche nel contrastare i loro tiri”.

Ci tiene il Ct azzurro a ringraziare i suoi giocatori di bronzo Rio 2016: “Nomino tutti i giocatori, soprattutto per ringraziarli, soprattutto per avermi sopportato, in questo mese, mentre siamo stati in trincea. Ringrazio il mio staff, per tutto il lavoro svolto”. Anche il capitano Tempesti non può non nascondere, la sua personale soddisfazione: “E’ tutto bellissimo. Abbiamo incontrato tante difficoltà – dice il portiere azzurro, sul sito della Fin, continuando – sono state partite vere, sin dal primo giorno. Questo bronzo, vale un oro”.
Ed il bronzo vinto, mette a segno la 27esima medaglia della spedizione azzurra a Rio. E’ festa, a Casa Italia.

Montenegro-Italia 10-12

Montenegro: Radic , Brguljan Drasko , Paskovic , Petrovic , Brguljan Da. 2, Radovic 1, Janovic M. 3, Cuckovic, Ivovic 2, Misic 1, Klikovac 1, Jokic , Scepanovic . Coach. Gojkovic
Italia: Tempesti , F. Di Fulvio , N. Gitto , Figlioli 1, A. Fondelli , Velotto , Nora 1, Gallo 3, C. Presciutti 4, Bodegas , Aicardi 1, N. Presciutti 2, Del Lungo . Coach. Campagna
Arbitri: Margeta (Slo), Naumov (Rus)
Note: parziali 1-2, 3-3, 3-4, 3-3. Spettatori 5000 circa. Scepanovic in porta col Montenegro. Nel terzo tempo a 6.30 Radic in porta nel Montenegro. Gitto e Figlioli (I) fuori per tre falli nel quarto tempo. Drasko Brguljan uscito per proteste nel quarto tempo. Ivovic ha sbagliato un rigore (palo) nel quarto tempo sull’11-8. Ammonito Gojkovic (all. M) per proteste. Superiorità numeriche: Montenegro 8/13 + 1 rigore, Italia 6/13.