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UE, Franceschini: “Un piano straordinario sulla cultura colmerebbe il vuoto di anni delle politiche europee”

22 agosto 2016 | 09:28
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UE, Franceschini: “Un piano straordinario sulla cultura colmerebbe il vuoto di anni delle politiche europee”

Il Ministro: “La Cultura è il migliore antidoto a populismi e rigurgiti antieuropei”

UE, Franceschini: “Un piano straordinario sulla cultura colmerebbe il vuoto di anni delle politiche europee”

Il Faro on line – “L’iniziativa del Presidente Renzi di coinvolgere Hollande e Merkel sull’idea di un piano europeo straordinario per la Cultura colma un vuoto di anni nelle politiche dell’UE” – così il ministro dei beni e delle attività
culturali e del turismo, Dario Franceschini che sottolinea come sia “del tutto evidente il ruolo che la Cultura può e deve svolgere rispetto non soltanto all’integrazione tra i paesi dell’Unione ma più direttamente rispetto alla costruzione di una comune identità europea, miglior antidoto ai populismi nazionali e ai rigurgiti antieuropeisti.

Eppure sia in termini di risorse che di centralità nelle scelte strategiche, la Cultura è stata la grande assente.
Il Piano Juncker può diventare lo strumento per intervenire in molti settori, dalla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, al turismo legato all’arte, al finanziamento delle industrie culturali e creative.
L’Europa divisa in singoli Stati è debole anche nei settori su cui unita è invece in assoluto l’area più forte al mondo: penso ai contenuti culturali, dal cinema, all’audiovisivo, alla musica all’arte contemporanea.

Tra i tanti effetti negativi la Brexit può spingerci a creare un unico mercato di contenuti culturali alternativo e in molti settori più forte di quello di tradizione anglosassone.
Ma questo passaggio richiede un forte impegno dell’Ue e dei governi nazionali.

Non si può più perdere tempo: il terrorismo internazionale vuole cambiare i nostri stili di vita, contrastare il dialogo tra culture e identità diverse, spingerci verso la paura e la chiusura.
In Italia noi abbiamo dimostrato che questa scelta di investimenti in cultura si può fare e porta crescita è ricchezza, come si vede anche dai dati straordinari del turismo in questo 2016.

Il bilancio del mio ministero nel 2016 è cresciuto del 37% rispetto al 2015; il miliardo de Cipe per i Beni Culturali; la nuova legge sul cinema; la scelta compiuta dal Presidente Renzi di accompagnare 1 euro per la sicurezza
a 1 euro per cultura.
Se l’Europa intera imboccherà questa strada, la forza di questa scelta diventerà dirompente e potrà cambiare davvero in tempi brevi il futuro di tutti”.