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#Rio 2016, 6 medaglie targate Fiamme Gialle. Garozzo e Campriani, campioni olimpici

23 agosto 2016 | 09:10
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#Rio 2016, 6 medaglie targate Fiamme Gialle. Garozzo e Campriani, campioni olimpici

3 ori, 1 argento e 2 bronzi. Questo è il bottino che le Fiamme Gialle riportano da Rio 2016. Campriani e Cagnotto, nella storia, con due medaglie al collo

Rio 2016, 6 medaglie targate Fiamme Gialle. Garozzo e Campriani, campioni olimpici

Il Faro on line – Sono state sei, le medaglie olimpiche, che le Fiamme Gialle, hanno riportato a casa, da Rio. Nelle complessive 28 vinte, dalla spedizione dell’Italia Team, la Guardia di Finanza ha partecipato in modo significativo, ottenendo podi importanti.

GLI ORI STORICI DI DANIELE GAROZZO E NICCOLO’ CAMPRIANI
E’ stato Daniele Garozzo, nella scherma, ad inaugurare la fila vincente, delle conquiste a Cinque Cerchi. Lo ha fatto, salendo in pedana, nel fioretto individuale e mettendo a segno, le sue stoccate veloci e attente, nei confronti dell’accreditato americano, Alexander Massialas, che ha sconfitto per 15 a 11. Per la prima volta, nella sua carriera, dopo aver messo al collo l’oro al Mondiale Assoluto di Mosca, nel 2015, si è replicato con un altro alloro. Il massimo. Quello olimpico. E quello individuale. Un oro, a Rio, di grande prestigio. Il primo, della scherma azzurra a Rio, in ordine di gare. Oltre, alla medaglia di maggior valore, ottenuta da Garozzo, altri due ori sono giunti. E tutti nel tiro a segno. In questo modo, Niccolò Campriani ha fatto centro, per ben due volte. E non era mai accaduto, nella storia italiana, in una Olimpiade. A distanza di pochi giorni, l’una dall’altra, il campione di Londra 2012, nella carabina dei 10 metri, si è replicato ancora in questa specialità e sotto il cielo di Rio, trasformando anche l’argento di 4 anni fa, sulla distanza dei 50 metri, 3 posizioni, in oro. Infatti, in entrambe le gare, Niccolò ha conquistato due ori e due titoli olimpici. Alle sue spalle, una stagione di grandi soddisfazioni e sacrifici. A Baku, ai primi Giochi Europei 2015, ed in fase di qualifica olimpica brasiliana, Campriani fece centro e ottenne l’oro, nella carabina dei 10 metri, mixed team. Aggiungendo, in seguito, anche due argenti. Uno, sempre nella sua carabina 10 metri e l’altro, nella carabina tiro libero a terra. A Rio e tutto solo, Campriani ha dosato, respiro e battiti del cuore, trovando il massimo punteggio, tra un battito e l’altro. E gli ori, sono arrivati a dare gioia. Non solo alle Fiamme Gialle, ma anche a Casa Italia.

IL TRIONFO DEL 4 SENZA DI CANOTTAGGIO
I campioni del mondo del 4 senza di canottaggio, sono scesi nelle acque, spesso agitate, del Lagoa Stadium ed hanno conquistato un bronzo di specialità. Nella squadra formata da Giuseppe Vicino, Matteo Lodo e Domenico Montrone, tutti finanzieri, ha partecipato anche Matteo Castaldo, del Ryc Savoia di Napoli a dare man forte, al team. E Matteo, insieme a Giuseppe Vicino e Matteo Lodo, era arrivato a Rio 2016, con il titolo mondiale assoluto, nei remi, grazie alla vittoria ottenuta in Francia, l’anno agonistico precedente. Nella finale dedicata al 4 senza e nel proprio campo di regata, i ragazzi azzurri hanno combattuto come leoni, remando allo stremo ed ottenendo il terzo gradino del podio, dando una spallata significativa al Sud Africa. Arrivato quarto.

LE PERLE MAGICHE DEI TUFFI, DI TANIA CAGNOTTO
Ed altre due perle, in quella stessa settimana, sono arrivate ancora, per le Fiamme Gialle. E Tania Cagnotto, eterna e sempre presente e magnifica, si è tuffata dal suo trampolino e ha ottenuto due medaglie. La prima è giunta insieme a Francesca Dallapè, del Centro Sportivo Olimpico Esercito, dall’altezza dei 3 metri e nel loro perfetto e armonioso sincro. Un bellissimo argento, per le fanciulle dei tuffi azzurri, con il titolo di vicecampionesse a Cinque Cerchi, che ha adornato il loro sorriso, sul podio. Una persona sola, Tania e Francesca. E quella gioia olimpica ha bussato alla porta, anche di Casa Italia ed ha insistito, in quei rintocchi sulla porta, quando Tania, tutta sola, come Niccolò, ha provato ad entrare nella storia. Lo ha fatto, conquistando un altro metallo, nell’ultima Olimpiade della sua carriera. E’ stata ancora l’altezza dei 3 metri, a donare alla Cagnotto ed al mondo dei tuffi, il bronzo e la storia, sugli annali.

Si rinnova allora, la preziosa partecipazione delle Fiamme Gialle ad una Olimpiade e da 115 anni, dall’anno della loro fondazione, ante prima guerra mondiale, non mancano di arricchire la bacheca azzurra di successi.