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Terremoto nel centro Italia. Colpite Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche. Amatrice distrutta. Si contano i morti

24 agosto 2016 | 04:54
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Prime due vittime ad Arquata del Tronto, nell’Ascolano. Almeno una vittima ad Accumoli. Due cadaveri sono stati estratti dalle macerie ad Amatrice. Ora inizia la triste conta dei morti. Il sisma è stato avvertito particolarmente in quattro regioni: Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche che appare la più colpita

Il Faro on line – E’ stata di magnitudo 6 la scossa di terremoto registrata alle 3:36 di stanotte, con epicentro vicino Accumoli, in provincia di Rieti, e con ipocentro a soli 4 chilometri di profondità. Le scosse di terremoto che si sono susseguite dopo le 3:30 al confine fra Lazio, Marche e Umbria avrebbero provocato tanti feriti. Il sisma che ha devastato la zona di Arquata del Tronto, nell’Ascolano, ha fatto anche due vittime. In paese ci sarebbero crolli diffusi, e vigili del fuoco stanno scavando fra le macerie. Sul posto anche una colonna mobile.

Il sisma ha raso al suolo la frazione di Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) e si teme che fra le macerie possano esserci vittime. Sul posto sono al lavoro i Vigili del fuoco, il 118 e la Protezione civile. Insieme ad Arquata del Tronto, il borgo è uno dei centri che ha riportato maggiori danni nelle Marche. 

Nel Comune di Accumoli c’è almeno una vittima, e una famiglia di quattro persone – due bambini piccoli e i loro genitori – è sotto le macerie e non da segni di vita. Lo ha detto a RaiNews24 il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci. Sono piccoli borghi dove le case sono costruite con il tufo locale, semidisabitati d’inverno ma molto frequentati dai villeggianti d’estate, persone originarie del posto che ritornano in paese. Le frazioni, aggiunge il sindaco, che ha avuto lui stesso l’abitazione lesionata, sono praticamente isolate e non è facile raggiungerle. Sul posto si sta recando anche il vescovo di Ascoli mons. Giovanni D’Ercole.
Due morti accertati anche ad Amatrice. Ma ora comincia la triste conta delle vittime.

Amatrice distrutta

Crolli di edifici sono stati segnalati ad Accumoli e Amatrice, nel reatino. “Metà paese non c’è più, la gente è sotto le macerie” ha detto a RaiNews24 il sindaco di Amatrice, nel reatino. “Le strade di accesso sono bloccate”. Lo ha detto il sindaco, facendo un appello ai soccorritori per liberarle. “Su una c’è una frana e un’altra ha un ponte che sta per crollare. La gente si sta riunendo negli impianti sportivi, siamo senza corrente”.

Scossa anche a Roma

Nuova forte scossa avvertita a Roma alle 4:33, dopo quella di magnitudo 6 registrata alle 3:36 nel Reatino. Anche la seconda forte scossa delle 4:33 è stata chiaramente avvertita anche in Umbria e Marche, oltre che a Roma.

Scosse continue

Le scosse di terremoto tra le province di Rieti e Perugia, con epicentri tra Amatrice, Accumoli e Norcia e magnitudo massima 3.9 sono proseguite nella notte. E’ stata di magnitudo 5.4 la seconda forte scossa di terremoto registrata alle 4:33, con epicentro tra Norcia (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata) ed ipocentro a 8,7 chilometri di profondità.

Un “sisma severo”

Un “sisma severo”, dalle prime informazioni ci sono stati “feriti e crolli importanti”. ha detto a RaiNews24 il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. Nelle Marche il sisma ha provocato crolli ‘a macchia di leopardo’ in tre province: Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.  I danni maggiori si registrano ad Arquata del Tronto e Pescara del Tronto (Ascoli), e ad Amandola (Fermo), dove è caduto un cornicione dell’ospedale Mogliano e Gualdo (Macerata). Il sisma è stato avvertito particolarmente in quattro regioni: Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche che appare la più colpita.

Secondo i vigili del fuoco di Ascoli Piceno, vi sarebbero dei feriti nella zona interna della provincia, in particolare nei Comuni di Arquata, Pretare Pescara del Tronto. Delle loro condizioni non si sa nulla, ma per il momento escludono decessi. La Protezione civile delle Marche conferma le province dove si segnalano più danni sono Ascoli e Macerata.

Le forti scosse di stanotte sono state sentite distintamente anche in tutto l’Abruzzo. All’Aquila la gente è scesa in strada. Tante le chiamate al 118 per malori e paura, ma nessun caso grave. Gente in strada anche a Pescara e Teramo, dove la scossa si è sentita distintamente. Per ora non sono segnalati danni. Il sisma è stato avvertito anche in Molise, nell’Isernino.

Avvertite distintamente anche in Romagna, dai turisti negli alberghi della riviera come dai residenti nell’entroterra, ma non sono stati segnalati per ora danni. Diversi i sistemi d’allarme entrati in funzione. Numerose le telefonate di cittadini ai centralini di vigili del fuoco e forze dell’ordine, a Rimini come a Forlì, a Cesena come a Ravenna, per segnalare le scosse e avere notizie. Diverse persone, svegliate di soprassalto, hanno preferito scendere in strada. Il sisma è stato nettamente avvertito da molte persone anche nel Bolognese.

La sequenza

Ecco la sequenza principale delle scosse registrata dall’Istituto nazionale di Vulcanologia

Le immagini sono prese da lanci twitter