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#siria: i curdi si ritirano. Nuova strage di bambini ad Aleppo

25 agosto 2016 | 23:16
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#siria: i curdi si ritirano. Nuova strage di bambini ad Aleppo

La Turchia: ā€œRestiamo a Jarablusā€. Per lā€™Onu Assad e Isis hanno usato gas

Il Faro on line ā€“ La cittĆ  siriana di, al confine turco, ĆØ stata strappata allā€™Isis e le forze curde hanno accettato di ritirarsi ad est dellā€™Eufrate, abbandonando ad un consiglio militare la cittĆ  di Manbij da cui due settimane fa avevano cacciato i jihadisti dello Stato islamico con lā€™aiuto degli Usa. La Turchia sembra avere raggiunto gli obiettivi dellā€™operazione ā€˜Scudo dellā€™Eufrateā€™, lanciata ieri quando le sue forze speciali avevano varcato il confine con la Siria. Ma Ankara avverte che per ora i suoi militari rimarranno a Jarablus.

Ad Aleppo invece gli attivisti denunciano lā€™ennesima strage di civili e bambini per un bombardamento con barili-bomba effettuato da elicotteri governativi siriani su un quartiere della cittĆ  ā€˜martireā€™ in mano agli insorti. Lā€™Aleppo Media Center fornisce un bilancio di 13 uccisi. Lā€™Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) parla di 15 morti, dei quali 11 minorenni. Osama Abo Elezz, un medico citato dallā€™Ap, afferma che i bambini uccisi sono 10, compreso uno di due mesi e una bambina di 3 anni.

Usa e Russia, nel frattempo, tornano a discutere di una possibile azione congiunta che, nelle intenzioni di Washington, dovrebbe portarli a concentrarsi sulla lotta allā€™Isis con bombardamenti congiunti in Siria. Il segretario di Stato John Kerry e il ministro della Difesa Serghei Lavrov si incontreranno domani a Ginevra, da dove oggi lā€™inviato speciale dellā€™Onu, Staffan De Mistura, ĆØ tornato a chiedere una tregua di almeno 48 ore per portare aiuti umanitari alla popolazione di Aleppo, sia nella parte orientale in mano agli insorti, sia in quella occidentale controllata dal governo. ā€œLa Russia ha giĆ  detto di sƬ, ora aspettiamo la risposta degli altri, i nostri convogli sono pronti a partireā€, ha sottolineato De Mistura. Ma per ora la popolazione di entrambe le parti continua a rimanere ostaggio dei combattimenti.

E prima della notizia della strage di bambini, altri 8 civili erano stati uccisi da razzi lanciati da gruppi di insorti sui quartieri controllati dai lealisti. A minacciare i tentativi di collaborazione tra Usa e Russia potrebbe essere un nuovo scontro allā€™interno del Consiglio di Sicurezza dellā€™Onu, dopo che unā€™inchiesta durata un anno delle Nazioni Unite e dellā€™Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) ha stabilito che il regime siriano ha usato in almeno due occasioni gas cloro nei bombardamenti, e una volta lā€™Isis ha impiegato iprite.

Se gli americani dovessero chiedere di sanzionare il governo di Damasco, potrebbero trovarsi ad affrontare la resistenza di Mosca e della Cina. Secondo media di Ankara oggi altri 10 carri armati turchi hanno varcato il confine con la Siria, aggiungendosi ai 20 di ieri, nellā€™ambito dellā€™operazione ā€˜Scudo dellā€™Eufrateā€™, in cui sono impegnati anche 350 militari a terra e aerei che bombardano le postazioni dellā€™Isis insieme a quelli americani. E per ora non se ne andranno.

La Turchia, ha detto il ministro della Difesa di Ankara, Fikri Isik, ā€œha diritto a rimanereā€ con il suo esercito nel nord della Siria finchĆ© la zona di Jarablus non sarĆ  totalmente sotto il controllo dei ribelli dellā€™Esercito siriano libero (Esl), entrati anchā€™essi dal territorio turco.

Ma la preoccupazione principale di Ankara sembra quello di tenere lontane dalla frontiera le formazioni curde dellā€™Ypg, che con la conquista di Jarablus avrebbero potuto saldare vasti territori sotto il loro controllo nel nord della Siria. Eā€™ stato John Kerry a comunicare al ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu che le forze curde avevano cominciato a ritirarsi ad est dellā€™Eufrate, come chiesto dalla Turchia e promesso dagli Stati Uniti. Il ministro Isik ha confermato che lā€™abbandono dei curdi ĆØ iniziato e dovrebbe completarsi ā€œentro due settimaneā€. Oltre che con gli Usa la Turchia sembra intenzionata a rimanere in stretto contatto anche con la Russia, tenendola informata sulle proprie mosse militari.

Sempre fonti di stampa turche hanno detto infatti che la situazione sarĆ  esaminata ad Ankara in un incontro tra i capi di Stato maggiore delle forze armate russe e turche, Valeri Gherasimov e Hulusi Akar. Intanto il primo ministro iracheno Haidar al Abadi ha annunciato oggi che le forze governative hanno strappato allā€™Isis la cittĆ  di Qayyara, una sessantina di chilometri a sud di Mosul, la ā€˜capitaleā€™ dello Stato islamico in Iraq. La vittoria odierna, ha aggiunto Al Abadi, rappresenta ā€œun passo importanteā€ per la riconquista di Mosul. Le forze governative sono entrate a Qayyara dopo una settimana di combattimenti. Il mese scorso avevano strappato allā€™Isis una vicina base aerea. (fonte: ansamed).