Cimiteri a #cerveteri, è emergenza pure per morire

27 agosto 2016 | 16:03
Share0
Cimiteri a #cerveteri, è emergenza pure per morire

La segnalazione di Luigino Bucchi, Presidente del Comitato di zona di Borgo San Martino

Il Faro on line – Sempre più critica la situazione nei quattro cimiteri comunali. Infatti, se non saranno presi provvedimenti, presto per seppellire dignitosamente i propri cari bisognerà migrare in altri comuni. Questo quanto veniva denunciato all’inizio dell’anno 2016.

“Da tempo – riferisce Luigino Bucchi, Presidente del Comitato di zona di Borgo San Martino –  stiamo facendo pressione al Sindaco Pascucci affinché venga avviato uno studio anche per l’ampliamento del cimitero di Ceri ormai esaurito da diversi anni, che andrebbe a servire la vasta zona di Ceri, I Terzi, San Martino e Valcanneto. Ma, nonostante la concreta possibilità di realizzare detto ampliamento, e nonostante un timido impegno consistente in un contatto da parte del Sindaco con la proprietà confinate con il cimitero, a tutt’oggi non si è avuta nessuna risposta concreta al riguardo.

Di certo- prosegue – allo stato attuale, oltre a quanto denunciato dalle imprese funebri in questi giorni in merito alla disorganizzazione e mancanza di attrezzature idonee per effettuare in sicurezza le sepolture, c’è il fatto che sempre più famiglie sono costrette ad avere i propri cari sepolti in più cimiteri, e presto addirittura in altro comune. Voci ben informate, infatti, danno per certa la disponibilità residua di un solo loculo.

Tutto, quanto sopra – afferma ancora – nell’assordante silenzio di una politica locale che trova accordi e alzate di mano per approvare di tutto, tra cui, giustamente, i diritti degli animali e trascurando come in questo caso, quelli degli umani che nel caso di decesso di un congiunto sono costretti a decidere di non decidere “costretti a mangiare la minestra disponibile o saltare dalla finestra” come recita un detto a tutti noto. Intanto – ha concluso Bucchi – mentre succede tutto questo, la povera “vecchietta” priva di mezzi pubblici è costretta a rinunciare anche a portare un fiore sulle tombe dei propri cari, sepolti a destra e manca in virtù della “perpetua” urgenza ed emergenza cervetrana. Ma tutto questo sarà forse per colpa dei morti che non parlano e non votano?”