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#Usa2016, il sesso secondo Trump, nuovi audio hot

10 ottobre 2016 | 10:13
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#Usa2016, il sesso secondo Trump, nuovi audio hot

Trump sopravvive a duello tv: ‘Con me Clinton in galera’. Hillary glissa attacchi su marito e vince, ma senza colpo del ko

Il Faro on line – Il sesso secondo Donald Trump: nessun problema ad andare a letto con ragazzine, ne’ a dare la buonuscita quando lei supera i 35. Trump ammette di averlo fatto a tre: “Chi non l’ha fatto? Non siamo neonati!”, si vanta il miliardario in una delle interviste con Howard Stern rimesse in onda sulla Cnn con dovizia di “beep” per coprirne le parti più oscene. Stern da decenni e’ la “boccaccia” della radio Usa. “Non mi potrebbe importare meno di soddisfare le donne con cui vado a letto”, gli confida “Mogul”, il soprannome che il Secret Service ha affibbiato a Trump. La nuova ondata audio è arrivato a poche ore dal secondo dibattito contro Hillary Clinton tra pressanti richieste al candidato di farsi da parte dopo le volgarità emerse in un “fuori onda” di “Access Hollywood” che potrebbe essere la punta di un iceberg. Quanti altri video imbarazzanti possono uscire dalle casseforti di Mark Burnett, il produttore di “The Apprentice” e un amico del miliardario? Secondo il cast del reality che nel 2004 ha rilanciato la fama del tycoon, ci sarebbe “ben peggio”.

Ma ecco intanto i nastri Stern: 23 anni di rapporti tra Trump e le donne all’insegna della misoginia. Nei dialoghi con il conduttore plurimultato per oscenità dalla Federal Communication Commission, l’aspirante alla successione di Barack Obama racconta di aver fatto irruzione tra ragazze nude nei camerini di Miss Universo: “Ero il proprietario. Ispezioni prima del concorso”. Gia’ celebre per gli insulti alle donne che non raggiungono i suoi standard estetici, il rivale della Clinton salva la figlia Ivanka, all’epoca 24 anni: non ha i seni rifatti, e’ anzi “molto voluttuosa”, una “bella f..a”.

Ospite fisso di Stern, sia quando andava in onda su varie stazioni FM che quando, per sfuggire alla censura, passo’ alla radio satellitare, Trump rivela i suoi pensieri sulla fedeltà: “Sono stato fedele per anni”, aveva detto nel 1993: “Fino a quando non ho capito che il matrimonio non andava”. Sesso con minorenni? “Non ho limiti di eta’, cioe’ ho limiti, non come quel deputato che si faceva i dodicenni”.

Trump confessa di non avere particolari repulsioni se lei ha le mestruazioni. Mai fatto sesso con una nera? “Dipende dalla tua definizione di nero”. No comment inizialmente se fosse mai andato a letto con una aspirante Miss Universo, ma poi, incalzato dalla “boccaccia” della radio, l’aspirante occupante dell’Oval Office ammette che “non vuole urtare i loro sentimenti”. Non ci sarebbe conflitto di interesse, gli chiede Stern? “Sono cose di cui ti preoccupi dopo”. E che succede se la donna con cui stai invecchia? Replica “Mogul: “Cos’e’, a 35? Lo chiamo il momento del check out”.

Il duello tv

Poteva essere il suo capolinea, dopo lo scandalo del video osceno contro le donne che gli ha messo contro il partito. Invece Donald Trump, come un gatto dalle sette vite, sopravvive nonostante le enormi pressioni anche al secondo duello tv con Hillary Clinton e quindi resta in corsa per la Casa Bianca, anche se la raffica dei recenti scandali sembra aver compromesso le sue possibilita’ di rimonta. La candidata democratica supera agevolmente la prova, dribblando le trappole del rivale contro le infedelta’ del marito, ma non assesta il possibile colpo del ko, forse per evitare un terreno minato anche per lei. Secondo il primo sondaggio a caldo della Cnn, Hillary ha vinto nettamente: 57% a 34%. Ma Trump ha superato le aspettative.

Il dibattito di 90 minuti resta privo di colpi di scena memorabili e offre meno scintille di quello che ci si poteva attendere. Ma i due si affrontano a muso duro sin dall’inizio, senza neppure stringersi la mano, e non rinunciando a qualche colpo basso. Il primo lo sferra il tycoon giocando d’anticipo, con una breve apparizione a sorpresa poco prima del duello insieme a quattro donne: tre ex accusatrici di Bill (Paula Jones, Wathleen Willey e Juanita Broaddrick) e una (Kathy Shelton) che rimprovera a Hillary di aver difeso quando era avvocato il suo stupratore. Poi le porta anche al dibattito e le fa sedere a poca distanza da Bill. Sono gli spettri del passato dei Clinton che il magnate vuole contrapporre ai suoi, quelli del video ‘sessista’ del 2005, in modo da partire ad armi pari in un dibattito che si annuncia esplosivo.

Prima di attaccare pero’ un Trump dal tono umile si difende per spazzar via il fango di quel video: “Non ne sono orgoglioso, me ne scuso con la mia famiglia e con il popolo americano, ma erano chiacchiere da spogliatoio”, ribadisce, giurando inoltre di non aver mai agito cosi’ aggressivamente con le donne. A differenza di Bill: “non c’e’ mai stato nessuno nella storia della politica che abbia abusato cosi’ delle donne come Bill Clinton”, incalza. Hillary non abbocca e cita Michelle Obama: “quando gli altri volano basso, noi voliamo alto”. Ma non rinuncia a commentare il video dello scandalo, pur senza affondare il colpo, forse sperando nell’autocombustione di Trump: “il video dimostra esattamente chi e'”, “cosa pensa delle donne, cosa fa alle donne”.

Ma dopo i primi 20 minuti si gira la pagina degli scandali sessuali e si passa all’Emailgate. Hillary ribadisce la linea (“Ho sbagliato, mi sono scusata, non lo rifarei”), Trump affonda: “stai mentendo di nuovo”, “dovresti vergognarti”. Quindi la minaccia, la piu’ pesante del dibattito, quella di mettere in prigione la sua oppositrice: “se fossi presidente nominerei un procuratore speciale per indagare l’uso del server privato” (quando era segretario di stato, ndr) e “tu saresti in galera”. Hillary replica attaccandolo sulle tasse federali non pagate ma lui e’ abile nel ribaltare le accuse: “certo che l’ho fatto. E cosi’ fanno gran parte dei tuoi donatori”. Il tycoon cerca di demonizzare la sua rivale: “sei un diavolo”, “hai il cuore pieno di odio”.

Ma Hillary sembra piu’ empatica col pubblico, mentre lui si aggira nervoso sul palco come se stesse aspettando un bus. Poi, quando arrivano ai temi piu’ politici, viene fuori la maggiore competenza della Clinton, soprattutto in politica estera. I due restano agli antipodi anche sui musulmani, sebbene il tycoon edulcori il bando promesso in “controlli estremi”, mentre l’ex segretario di Stato ammonisce che la retorica di Trump e’ miope e pericolosa, “un regalo per l’Isis”. Idem sulla Russia: Trump e’ per una collaborazione con Putin, Clinton denuncia una interferenza nel voto senza precedenti. Alla fine la stretta di mano c’e’ e con un riconoscimento reciproco: di Donald lei rispetta “i suoi figli, devoti e capaci”, di Hillary lui ammette che “non molla mai, e’ una combattente”. Terzo ed ultimo round il 19 ottobre.