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#aeroporto, spiragli di dialogo. Incontro tra Comitato FuoriPista e Adr sul progetto di sviluppo dello scalo foto

Necessario effettuare ulteriori approfondimenti. ADR ha confermato la più ampia disponibilità alla prosecuzione del dialogo

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#aeroporto, spiragli di dialogo. Incontro tra Comitato FuoriPista e Adr sul progetto di sviluppo dello scalo

Il Faro on line – Comitato FuoriPISTA e Aeroporti di Roma si sono finalmente incontrati. alla presenza – fra gli altri – dell’Amministratore Delegato, del Direttore Generale e di un rappresentante di Atlantia. Nel corso dell’incontro,la delegazione del Comitato ha esposto in modo approfondito i motivi che da oltre otto anni sono alla base della netta contrarietà ai Progetti ENAC-AdR di espansione e di raddoppio dell’aeroporto e a favore di uno sviluppo aeroportuale realizzato all’interno dell’attuale sedime: Zero consumo di suolo e salvaguardia dell’ambiente.

Impedire l’esproprio di 1300 ettari (incluse piccole e medie aziende agricole e civili abitazioni); in caso contrario la Riserva Naturale Statale del litorale romano verrebbe intaccata e la Zona 1 di massima salvaguardia sarebbe cancellata dalla IV Pista e dal nuovo aeroporto. Previsioni di traffico – afferma il Comitato nella sua nota – non attendibili e sovrastimate. le previsioni contenute nel decreto Monti del 21-12-2012 sono smentite nei fatti oltre che dal Piano Nazionale degli Aeroporti del 2014 che prevede per Fiumicino un volume di traffico nel 2035 di massimo 72 milioni di passeggeri (e non gli 80 mni previsti al 2030 dal Piano del 2012); a Fiumicino, nel 2015, i passeggeri dei Full Service Carriers (FSC) sono stati 29,6 mni sul totale di 40,4 mni; i restanti 10,8 mni sono derivati dal traffico low cost.

Negli ultimi due anni – prosegue sempre il Comitato FuoriPista – si è verificato un incremento del 78% dei passeggeri low cost ed i mix tra passeggeri low cost e FSC non è coerente con quanto previsto dalla stessa Convenzione-Contratto di programma del 2012. I voli low cost dovrebbero essere trasferiti da Fiumicino e dislocati in un aeroporto dedicato. E in questo caso il traguardo dei 72 mni di passeggeri sarebbe veramente lontano dall’essere raggiunto. Nel corso dell’incontro AdR ha presentato le proprie osservazioni al Progetto Alternativo a IV Pista e Raddoppio alle quali i tecnici del Comitato hanno dato ampie e motivate risposte.

Il Progetto Alternativo  – chiarisce il Comitato – prevede: la revisione delle procedure di utilizzo delle piste che porta a un sensibile aumento dei movimenti/ora degli aerei (dagli attuali 90 ai 120); la realizzazione di nuovi terminal sfruttando anche i 160 ettari dentro il sedime ancora inutilizzati e di un numero di finger superiore a quelli previsti da AdR con il raddoppio; l’abbassamento dell’impatto dell’inquinamento acustico modificando le procedure di decollo/atterraggio, l’incremento dei livelli occupazionali diretti e indiretti legati ai previsti aumenti del volume di traffico.

In particolare – afferma infine la nota Fuoripista – , sia il Comitato che AdR hanno ritenuto che la revisione delle procedure di atterraggio e decollo, come proposto dal Progetto Alternativo, consentirebbe l’incremento della capacità aeroportuale portandola da 90 mov/ a 120. Il Comitato FuoriPista ritiene che Enav, ente competente sul controllo del traffico aereo, debba essere sollecitata in tal senso in modo da allineare la gestione del traffico aereo su Fiumicino agli standard dei principali aeroporti internazionali.

 La posizione ufficiale di Adr

“Si è svolto un incontro, presso la sede di Aeroporti di Roma, tra il management della società e i rappresentanti del Comitato Fuori Pista, nel corso del quale è stato analizzato il Piano di Sviluppo alternativo dell’aeroporto, inviato all’azienda dal Comitato lo scorso luglio.
I rappresentanti di ADR, nel corso del cordiale confronto, hanno esposto le proprie osservazioni rispetto alle criticità presenti nel Piano alternativo, sulle quali è necessario effettuare ulteriori approfondimenti. ADR ha confermato la più ampia disponibilità alla prosecuzione del dialogo col Comitato”.

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