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Due dossier nella valigia per l’ultimo viaggio in Europa di Barack Obama

L'inquilino uscente della Casa Bianca partirà per il Vecchio Continente il 14 novembre, facendo tappa ad Atene e Berlino

Due dossier nella valigia per l’ultimo viaggio in Europa di Barack Obama

Il Faro on line – Per Barack Obama sarà il tour di addio in Europa, quando gli Stati Uniti avranno già un nuovo presidente. L’inquilino uscente della Casa Bianca partirà infatti per il Vecchio Continente il 14 novembre, facendo tappa ad Atene e Berlino con due dossier sui quali vuole lasciare il segno prima della sua definitiva uscita di scena: la Brexit e le sue conseguenze da una parte, la crescita contro l’austerity dall’altra.

Saranno questi i temi centrali sul tavolo del vertice che nella capitale tedesca lo vedrà al fianco della cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Francois Hollande, il primo ministro italiano Matteo Renzi e la premier britannica Theresa May. L’obiettivo è quello di un confronto franco e schietto tra i leader occidentali per rilanciare l’alleanza tra le due sponde dell’Atlantico, in un momento di grande incertezza.

E alla luce del risultato elettorale negli Usa. Una partnership, quella tra Stati Uniti ed Europa, messa a dura prova dal referendum che ha sancito l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea e dai contrasti su come rilanciare una ripresa economica ancora zoppicante dopo gli anni della crisi. Con il presidente americano critico – forse come mai lo è stato un presidente Usa – sulle scelte di Londra. E convinto sostenitore di un’azione dei governi europei che allenti la ‘linea dura’ sui conti finora sostenuta dalla Merkel.

Un’azione che invece favorisca una crescita che ancora stenta a decollare nel Vecchio Continente, rallentando anche la ripresa dell’economia americana. Una posizione quest’ultima che Obama condivide in particolare con Matteo Renzi, come dimostra il successo dell’ultimo incontro a Washington tra i due. “Obama ha detto che è molto preoccupato per l’Ue e condivide le prese di posizioni di chi chiede, dopo la Brexit, una grande scommessa sul futuro dell’Europa”, ha confidato proprio Renzi qualche giorno fa.

In questo quadro significativa anche la tappa che il presidente uscente degli Stati Uniti farà in Grecia, Paese simbolo della crisi europea, incontrando ad Atene il presidente Prokopis Pavlopoulos. La decisione di Obama di compiere questo ultimo viaggio dopo l’Election Day dell’8 novembre sta dunque ad indicare l’importanza strategica che in questa fase l’Europa ha per gli Stati Uniti, e la necessità di non perdere tempo nell’affrontare questioni determinanti come la Brexit, che potrebbero segnare l’andamento dell’economia nei prossimi dieci anni.

L’auspicio della Casa Bianca è che con il nuovo anno ci sia Hillary Clinton ad ereditare i dossier più delicati con gli alleati europei. Ma è chiaro che se dovesse vincere Donald Trump il vertice di Berlino assumerebbe tutta un’altra connotazione. Col tycoon che diventerebbe il primo leader ‘populista’ a trionfare nelle elezioni di un Paese occidentale, dopo il colpo della Brexit nel Regno Unito, col rischio di una deriva anche in Europa. (fonte: ansa)