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#iraq, ultimatum ai jihadisti dell’Isis: arrendetevi o morirete

31 ottobre 2016 | 18:21
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#iraq, ultimatum ai jihadisti dell’Isis: arrendetevi o morirete

L’ultimatum lanciato ai jihadisti dell’Isis a Mosul dal premier iracheno Haidar al Abadi durante una visita alla città di Shura,

#iraq, ultimatum ai jihadisti dell’Isis: arrendetevi o morirete

Il Faro on line – “Arrendetevi o morirete”. E’ l’ultimatum lanciato ai jihadisti dell’Isis a Mosul dal premier iracheno Haidar al Abadi durante una visita alla città di Shura, 35 chilometri a sud di Mosul, strappata nei giorni scorsi a Daesh.

“Le forze di liberazione irachene – ha aggiunto Abadi – taglieranno presto la testa del serpente a Mosul: il resto delle sacche di Daesh saranno indebolite e saremo in grado di spazzarle via rapidamente”. Abadi ha anche fatto appello ai civili di Mosul perché rimangano nelle loro case durante la battaglia.

Dalle inarrestabili vittorie del 2013 alla battaglia di Mosul

Mosul, dove oggi le forze governative di Baghdad hanno detto di aver fatto il loro ingresso nei quartieri periferici, è la ‘capitale’ dell’Isis in Iraq da quando, nel giugno del 2014, i jihadisti dello Stato islamico se ne impossessarono con un’offensiva fulminea che li portò a conquistare gran parte del nord del Paese. A due anni e mezzo di distanza, le forze del ‘Califfo’ Abu Bakr al Baghdadi, che allora sembravano irresistibili, hanno dovuto abbandonare circa metà del territorio conquistato nello stesso Iraq e in Siria.

I principali avvenimenti sui campi di battaglia dal 2013 ad oggi

2013

* Aprile – Lo Stato islamico dell’Iraq entra in Siria e dopo avere cambiato il suo nome in Stato islamico dell’Iraq e della Siria (Isis), si impossessa di vasti territori, tra cui la città di Raqqa, che diviene la sua ‘capitale’ siriana.

* Dicembre – L’Isis si impossessa di Falluja in Iraq.

2014

* Giugno – In pochi giorni alcune migliaia di jihadisti dell’Isis si impossessano di Mosul e Tikrit, nel nord dell’Iraq. Al Baghdadi proclama la rinascita del ‘Califfato’.

* Agosto – L’Isis conquista la città di Sinjar, culla degli Yazidi, uccidendone migliaia e riducendo in schiavitù migliaia di donne. Cadono anche alcune città cristiane, tra cui Qaraqosh. Almeno centomila cristiani in fuga. Il presidente americano Barack Obama dà il via ai bombardamenti contro lo Stato islamico in Iraq. Il mese dopo cominciano i raid anche in Siria.

* Settembre – L’Isis assedia la città curda di Kobane in Siria.

 2015

* Gennaio – Le milizie curde, con l’aiuto dei bombardamenti americani, rompono l’assedio di Kobane.

* Marzo – Le forze governative irachene e le milizie sciite filo-iraniane strappano allo Stato islamico Tikrit, città natale di Saddam Hussein.

* Maggio – L’Isis conquista la città di Ramadi in Iraq e quella di Palmira, con le sue antiche rovine, in Siria.

* Settembre – La Russia comincia i bombardamenti in Siria. * Novembre – Le milizie curde strappano all’Isis la città irachena di Sinjar, ‘patria’ degli Yazidi. * Dicembre – Le forze irachene riconquistano Ramadi.

2016

* Marzo – Le truppe governative siriane riconquistano Palmira. * Giugno – L’esercito iracheno riconquista Falluja.

* Agosto – Le milizie curde strappano all’Isis Manbij, città strategica siriana tra Raqqa e il confine con la Turchia. Ribelli siriani appoggiati dalla Turchia strappano al ‘Califfato’ la città di Jarablus, sul confine.

* Ottobre – I ribelli siriani filo-turchi conquistano Dabiq, villaggio dal valore simbolico perché secondo una profezia sunnita qui si dovrebbe svolgere la battaglia finale con i cristiani prima dell’Apocalisse.

* 17 Ottobre: l’Iraq annuncia l’avvio dell’offensiva per riconquistare Mosul.