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#tumore, autopalpazione al seno, come farla correttamente

2 novembre 2016 | 18:59
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#tumore, autopalpazione al seno, come farla correttamente

Prevenzione di malattie oncologiche come il tumore alla mammella.

#tumore, autopalpazione al seno, come farla correttamente

Il Faro on line – I percorsi periodici di screening per la salute sono molto importanti, soprattutto per la prevenzione di malattie oncologiche come il tumore alla mammella. Oltre a tutti i controlli con medici specialisti, le donne possono effettuare un primo screening per la prevenzione tumore al seno attraverso l’autopalpazione.

Per favorire la diagnosi precoce del tumore, aumentando la probabilità di sopravvivenza, è importante effettuare regolarmente il controllo del proprio seno. Secondo i dati, la sopravvivenza delle donne colpite da tumore al seno a 5 anni dal momento della diagnosi è del 98%1. L’autopalpazione, però, per essere efficace, deve essere fatta correttamente, per questo vediamo insieme i passaggi fondamentali.

Prima di iniziare con la palpazione bisogna osservare per qualche minuto il seno di fronte ad uno specchio. Si può fare mantenendo le braccia lungo i fianchi per osservare se le mammelle hanno un profilo anomalo, sporgenze, affossamenti, alterazioni di colore o della forma dei capezzoli. La stessa osservazione si deve effettuare a braccia alzate.

Poi si può procedere con l’autopalpazione. Si inizia portando un braccio sopra la testa e con la mano libera si tasta la mammella a dita tese, per cercare l’eventuale presenza di irregolarità nel tessuto o masse anomale. Dopo si effettua lo stesso procedimento dalla parte opposta.

In seguito ci si sdraia sul letto appoggiando testa e spalle sul cuscino. Si porta un braccio dietro la testa e, con mano e dita appiattite, si effettua la palpazione della mammella con movimenti circolari partendo dall’esterno e arrivando al capezzolo. La palpazione va effettuata anche nell’incavo dell’ascella, dove si possono presentare dei noduli.

Alla fine si deve stringere delicatamente tra il pollice e l’indice il capezzolo, per vedere se si presentano fuoriuscite di liquidi e, nel caso, controllarne il colore.

Questo controllo deve diventare un appuntamento regolare da effettuare una volta al mese. Per le donne che hanno ancora il ciclo mestruale è consigliabile effettuare la palpazione alla fine di questo periodo, quando il seno è più morbido e meno sensibile.

Se si rilevano anomalie come noduli, infossamenti o fuoriuscita di liquidi, è importante rivolgersi al medico. Non bisogna sottovalutare le anomalie che vengono rilevate ma nemmeno allarmarsi troppo prima di aver fatto tutti i controlli. I medici sottolineano l’importanza di screening mirati, in particolare per le donne che hanno familiarità con casi di tumore al seno o alle ovaie. Oltre ad esami come la mammografia o l’ecografia, è possibile effettuare dei test genetici per le mutazioni dei geni BRCA, associati al 5-10% di casi di tumore al seno e al 15% di casi di tumore ovarico2,3.

Per maggiori informazioni sui test genetici BRCA: www.brcasorgente.it

Fonti