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Lettere al direttore

#ostia, lo Stato pro o contro il gioco d’azzardo?

lo Stato predica bene ma razzola male

Il denaro non ha odore. Infatti lo Stato finanzia campagne contro la degenerazione patologica del vizio d’azzardo (la ludopatia) però nello stesso tempo guadagna dalla diffusione di concorsi e scommesse perché su di esse gravano tasse pesanti.

Quindi se i giocatori spendono di meno, come auspicano le campagne contro il gioco d’azzardo, l’erario incassa meno soldi. In realtà se venissero meno i tributi garantiti dalle tasse sui giochi si aprirebbe un buco nel bilancio. E quindi, di fatto, lo Stato non ha un vero interesse a limitare la diffusione di concorsi, scommesse e slot. Da questa contraddizione non si uscirà davvero mai.

Del resto lo Stato guadagna e ne ha il monopolio anche per le sigarette e gli alcolici. E’ sempre una questione di soldi. Pecunia non olet.