#ostia, Blocco Studentesco: affissi striscioni per ricordare la vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale

4 novembre 2016 | 14:00
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#ostia, Blocco Studentesco: affissi striscioni per ricordare la vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale

Carabelli: “Oggi è fondamentale che i giovani del nostro paese ritrovino se stessi nelle proprie origini”

#ostia, Blocco Studentesco: affissi striscioni per ricordare la vittoria italiana nella Prima Guerra Mondiale

Il Faro on line – “Ieri notte il Blocco Studentesco ha voluto celebrare la data del 4 novembre con l’affissione di alcuni striscioni con su scritto ‘celebra l’eroe non il rifugiato’ alla stazione Lido Nord e negli istituti Faraday e Carlo Urbani di Ostia. Istituti che in questo primo periodo di elezioni ci hanno visto protagonisti con le elezioni di rappresentanti al consiglio di istituto e alla consulta provinciale. – inizia così la nota di Lorenzo Carabelli, portavoce del movimento sul X Municipio di Roma – Azione per ricordare la vittoria dell’Italia nella Grande Guerra e il sacrificio di decine di migliaia di ragazzi della gioventù italiana, come ad esempio i giovanissimi della classe del’99”.

Mentre oggi assistiamo ad un vero e proprio rovesciamento dei valori, la nostra classe politica e le sue compagini studentesche, ci impongono invece la ‘celebrazione’ dei cosiddetti rifugiati, ovvero persone che fuggono dalla propria terra, spesso lasciando le proprie famiglie ma soprattutto abbandonando la Patria al proprio destino. Con questa azione – continua così la nota di Lorenzo Carabelli – intendiamo ribadire la nostra scelta nel celebrare chi ancora oggi è in grado di combattere per qualcosa di più grande come la propria Nazione, chi parla di doveri verso la Patria e non solo di ‘diritti’, chi è pronto al sacrificio massimo della vita per difendere tutto ciò”.

Oggi è fondamentale che i giovani del nostro paese ritrovino se stessi nelle proprie origini e nello spirito che mosse i più alti esempi della nostra storia da Romolo a Cesare, da Garibaldi a Mazzini fino a Mussolini e si facciano di conseguenza carico del destino della nostra nazione oggi come ieri, riconosciamo nel sacrificio della trincea, nell’onore della prima linea e dell’ultima carica, quegli Italiani che hanno costruito e difeso la Patria come massimo esempio di dedizione ad essa. Come pure riconosciamo tutt’oggi quegli eroi e quei Popoli che, difendono con lo stesso spirito e abnegazione, la propria Terra come in Siria, Libano e Iran”.

Riscoprire i propri Padri fondatori, e riattualizzare lo spirito che li mosse per andare all’assalto del futuro – conclude così Carabelli – perché il futuro non si reclama come un diritto ormai scaduto, ma si conquista combattendo. ‘La Tua Guerra Ora’ non è soltanto uno slogan con cui il Blocco Studentesco si presenta alle elezioni, bensì una promessa a tutti gli studenti che sono pronti a rialzarsi ed a non perire chinando la testa difronte ai suprusi”.