la proposta |
Cronaca Locale
/

Troppi rifiuti, #Fiumicino non può accollarsi tutti i costi. La proposta di Mario Russo D’Auria (Gil) per pulire l’alveo

9 novembre 2016 | 08:05
Share0
Troppi rifiuti, #Fiumicino non può accollarsi tutti i costi. La proposta di Mario Russo D’Auria (Gil) per pulire l’alveo
Troppi rifiuti, #Fiumicino non può accollarsi tutti i costi. La proposta di Mario Russo D’Auria (Gil) per pulire l’alveo
Troppi rifiuti, #Fiumicino non può accollarsi tutti i costi. La proposta di Mario Russo D’Auria (Gil) per pulire l’alveo

Gil: “Serve un ‘dazio’ sul fiume Tevere”

Troppi rifiuti, #Fiumicino non può accollarsi tutti i costi. La proposta di Mario Russo D’Auria (Gil) per pulire l’alveo

Il Faro on line – “Così come il Comune percepisce dei soldi per i danni provocati dal passaggio di aerei, in termini di inquinamento acustico e ambientale – così Fiumicino dovrebbe ricevere un rimborso per tutte le schifezze che, buttate in ogni dove risalendo il fiume, arrivano inesorabilmente a noi, creando un danno ambientale ed economico”. La provocazione è del leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino) Mario Russo D’Auria, che torna sul problema del Tevere.

“E’ inaccettabile – continua Russo – che dobbiamo rischiare in termini di sicurezza (con l’arrivo a valle dei rami e persino di tronchi), in termini ambientali (con il dragaggio della sabbia di fiume che viene raccolta per scopi edilizi impedendo il naturale ripascimento delle nostre coste), e in termini economici (con il fondale del fiume sempre più alto e pericoloso per pescatori e diportisti).
Se ogni comune che insiste sul Tevere, da monte a valle, prevedesse una sorta di piccolo rimborso, allora Fiumicino potrebbe permettersi una manutenzione adeguata del letto del fiume, a vantaggio della vivibilità del fiume stesso e dell’economia locale”.

Vale la pena ricordare come un’indagine di Legambiente la scorsa estate abbia evidenziato come la spiaggia Coccia di Morto a Fiumicino sia quella che registra il più alto numero di rifiuti a livello nazionale: oltre 5500 rifiuti in 100 metri.
Su questo risultato influisce fortemente la presenza, a distanza di qualche chilometro, della foce del Tevere e delle correnti che fanno accumulare su questa spiaggia i rifiuti provenienti dal fiume e quindi dall’entroterra. Dei rifiuti rinvenuti, il 67% è imputabile proprio alla cattiva depurazione, con la presenza di ben 3716 cotton fioc e diversi altri articoli (deodoranti per wc e blister), del totale dei rifiuti, il 97% è plastica.

“Il Tevere – afferma in una nota Legambiente – riversa nella spiaggia di Coccia di Morto rifiuti di ogni genere, è ora di prenderci cura sul serio del nostro fiume”.

Intervenire, ma con quali soldi? “Ecco perché propongo una sorta di ‘dazio’ – spiega Russo D’Auria, – che deve essere destinato esclusivamente al Tevere.
Su questo stesso tema nel maggio scorso Michela Califano, in qualità di consigliera di Città Metropolitana, presentò una mozione per la costituzione di un tavolo tecnico interistituzionale permanente che coinvolga tutti gli Enti competenti, a vario titolo, alla gestione del fiume Tevere (Regione Lazio, Roma Capitale, Città metropolitana di Roma Capitale, Comune di Fiumicino, Autorità di Bacino del Tevere)per la gestione della problematica e la valutazione di possibili interventi finalizzati alla prevenzione, o quanto meno alla riduzione, del trasporto di rifiuti ingombranti da parte del Tevere.
Se il problema sono le risorse economiche, l’idea del dazio non è male. Spetterà agli uffici competenti elaborarla ed eventualmente presentarla ufficialmente”..