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Adriano Desideri, dell’Asd Yoshokan, protagonista del Guinness World Record di kata, in Giappone

Un viaggio, lungo ed interessante per l’istruttore lidense, tornato a casa, con il World Record, sancito Il 23 ottobre, ad Hokinawa

Adriano Desideri, dell’Asd Yoshokan, protagonista del Guinness World Record di kata, in Giappone

Il Faro on line – E’ stato uno dei protagonisti del raggiungimento del Guinnes World Record di maggiori praticanti in contemporanea, di kata. L’unico cittadino del X° Municipio ed istruttore dell’Asd Yoshokan. Un’esperienza indimenticabile per Adriano Desideri, che lo scorso 23 ottobre, insieme a 3973 karateka, ha scritto la storia nel libro dei Guinnes mondiali ed anche, nella sua vita personale. Non è di tutti i giorni, infatti, prendere parte ad una manifestazione, che non solo ha il sapore di quella passione per le arti marziali, che sin da bambino, lo ha preso per mano, ma anche lo scopo di segnare, un passo storico, così importante, per le imprese dell’umanità.

Da circa 27 anni, Adriano fa parte del dojo lidense e ai lettori de Il Faro on line, ha raccontato la sua esperienza, nella via centrale di una cittadina giapponese, che ogni anno organizza una dimostrazione di karate, unendola per l’anno 2016, al tentativo certamente riuscito, di battere il muro degli 800 praticanti, raggiunto in India. E lui, si è trovato attore, di un evento scritto negli annali dei World Record, sotto la voce karate. Ma nei suoi abituali viaggi in Giappone, da appassionato karateka ed istruttore dell’arte marziale nata nel Paese del Sol Levante, Adriano ha potuto trascorrere alcuni giorni, con i grandi campioni giapponesi del karate. Una emozione tangibile, targata viaggio 2015. La racconta, l’istruttore della Yoshokan, sottolineando la sua ammirazione, per gli atleti che allo scorso Mondiali di Linz, hanno portato a casa, 9 medaglie. 7 ori e 2 argenti.

Nelle sue parole, i lettori de Il Faro on line possono rivivere la sua dimostrazione, all’ombra del Monte Fuji e vivere con lui, il Guinnes raggiunto. Caro Adriano, sei stato partecipe, di un evento storico. Il raggiungimento di un Guinnes World Record, nella pratica del kata. Puoi raccontare la tua esperienza?
L’evento ha avuto luogo il 23 ottobre. E’ stato organizzato dalla prefettura di Hokinawa, insieme ad altre organizzazioni, che si occupano di promuovere il karate hokynawense. E’ stato pianificato, tanti mesi fa. Era una volontà, da parte della prefettura, di raggiungere il record mondiale della contemporaneità, con lo scopo di superare il record, di due anni prima, raggiunto in India, con circa 800 persone. Il record che si voleva raggiungere era quello, di 3000. Consisteva, nell’aumentare le persone partecipanti. Le preiscrizioni su internet, sono arrivate a 4500. E lì eravamo circa 4000.

Qual è stata la specialità dimostrata ?
E’ stata una manifestazione di kata. Lo Shorin di Hokynawa. Primo kata di base. E’ stata una dimostrazione facile, di contemporaneità. Non è stato neanche complicato, impararlo. L’ho studiato in un paio di giorni. E’ molto simile al kata di base, che si trova all’interno di tutti gli altri stili.

Sei stato l’unico italiano che ha partecipato? Dove si è svolto esattamente?
Non ho visto altri italiani. Non posso dire sicuramente, di essere stato l’unico, ma ero l’unico di Ostia, l’unico della Yoshokan e l’unico del Municipio. Il 25 ottobre, è il giorno del karate ad Hokinawa, quindi la manifestazione si è voluta svolgere, proprio per quel giorno. Ed io volevo essere lì. Il 25 ottobre, tutte le scuole di Hokinawa si ritrovano su quella strada, dove tutti i doji tradizionali, fanno dimostrazione. Mi andava di vederlo. Ho preso le ferie per quel periodo e ho partecipato al Guinnes World Record.

Hai vissuto una bella esperienza, anche lo scorso anno, in Giappone. Sportiva ed emozionante. Puoi descriverla?
Mi sono potuto allenare con la nazionale giapponese, di kata e kumite. La formazione campione del mondo Wkf. C’era l’attuale campione individuale di Linz e la squadra femminile di Hokinawa. E’ una esperienza più ludica, che tecnico pratica. Sono contento di poterla raccontare.

Tornando al Guinnes di Hokinawa, come si è svolta nella pratica, questa manifestazione? Ti sei emozionato ?
Trovarti in mezzo a 4000 persone, arrivate da tutto il mondo, coordinati e fare un lavoro, senza preparazione, è stato particolare. Siamo stati schierati in righe da sei, tutti in karategi. Eravamo un mare bianco di persone. Si è fatta una prova unica e poi siamo partiti a svolgere tre serie di kata. Quello è stato interessante. Abbiamo avuto un sincronismo immediato. Migliaia di praticanti, come un corpo solo. C’erano i maestri più importanti di Hokinawa, sopra il palco, che dettavano il ritmo e i kata. C’era dunque, questo palco allestito, dal quale, alla fine, è stato dichiarato il World Record. Da esso, un maestro, in filodiffusione con gli altoparlanti, dava i tempi. E’ stato interessante e divertente. Sicuramente, da raccontare. E dopo quasi 27 anni di gare, l’emozione riesci a gestirla.