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Verdolino e Santori: “Il Comune e la Regione tutelino le attività di #Nettuno e #Anzio”

19 novembre 2016 | 08:00
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Verdolino e Santori: “Il Comune e la Regione tutelino le attività di #Nettuno e #Anzio”

“Occorre verificare perché un concittadino non può permettersi di aprire un negozio e un cinese sì”

Verdolino e Santori: “Il Comune e la Regione tutelino le attività di #Nettuno e #Anzio”

Il Faro on line – “Voci di popolo danno per sicura la chiusura di una nota attività commerciale più che decennale sulla centralissima via Diaz a Nettuno.
Un segnale di un declino inarrestabile. I negozi che hanno fatto storia  di Nettuno ed Anzio continuano a chiudere senza avere nessuna tutela, nel silenzio di tutti e arrivano i cinesi a squalificare i quartieri. Commercianti che chiudono dopo diverse generazioni a causa di tasse onerose e locazioni alle stelle.
Spesse volte i bazar cinesi diventano isole di illegalità, mentre i commercianti nostrani sono stritolati dalle tasse, creando una concorrenza sleale e facilitando il passaggio di mano delle attività commerciali” – lo dichiarano in una nota Giulio Verdolino, portavoce del Movimento Città Futura e Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia.

“Occorre verificare perché un concittadino non può permettersi di aprire un negozio e un cinese sì e con quali fondi acquistano gli immobili o pagano gli affitti!!!
Noi non vogliamo arrenderci a questo declino e vogliamo fermare questa battaglia che da anni i commercianti combattono contro i mulini a vento. Servono più controlli, se vogliamo tutelare il commercio sano e storico della città.
Chiederemo che la Regione, ai fini della riqualificazione del territorio del centro storico di Anzio e Nettuno, promuova immediatamente iniziative tese a valorizzare e sviluppare le tradizionali attività commerciali, artigianali, di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, culturali, sociali e di servizi alla persona anche mediante la concessione di finanziamenti previsti dall’art 14 della L.R. 10 Agosto 2016, n. 12 Art. 14 Locali, botteghe e attività storiche”.

“Allo stesso tempo al fine di eliminare i fenomeni di degrado ambientale e sociale e salvaguardare le tradizioni ed il tessuto socio-economico tipico dei luoghi i Comuni di Nettuno ed Anzio devono disciplinare, se ancora non lo hanno fatto, con una delibera “ad hoc” le tipologie di attività commerciali presenti nel centro storico così da tutelare i commercianti storici.
Riteniamo, inoltre, opportuno e urgente convocare un tavolo con le forze dell’ordine al fine di ottenere maggiori controlli amministrativi, fiscali e merceologici per garantire la sicurezza degli avventori nonché ostacolare la concorrenza sleale” – conclude la nota.