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#Ardea, rinvio a giudizio per la vicenda “Uno Light”. Il Sindaco: “Sono tranquillo”

28 novembre 2016 | 18:36
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#Ardea, rinvio a giudizio per la vicenda “Uno Light”. Il Sindaco: “Sono tranquillo”

La “vicenda Uno Light”, rinvio a giudizio del Sindaco di Ardea Luca di Fiori, dei due consiglieri comunali e dell’imprenditore coinvolti, con l’accusa di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.

#Ardea, rinvio a giudizio per la vicenda “Uno Light”. Il Sindaco: “Sono tranquillo”

Il Faro on line – Il tribunale avrà l’ultima parola sulla vicenda “Uno Light”, da anni tra le più chiacchierate tra i politici e gli imprenditori di Ardea. Questa mattina, il Gup (Giudice dell’udienza preliminare) del Tribunale di Velletri ha deciso di rinviare a giudizio il sindaco di Ardea Luca Di Fiori, insieme ai consiglieri comunali Massimiliano Giordani e Fabrizio Acquarelli el’imprenditore Mario Mastrototaro, con l’accusa di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. La prima udienza che vede imputati i politici di Ardea è stata fissata per il prossimo 7 marzo.

“Ho saputo del rinvio a giudizio solo pochi minuti fa – ha dichiarato il primo cittadino di Ardea Luca Di Fiori – Sono sereno, credo che il Comune abbia fatto tutti gli atti nel modo corretto,quindi credo che alla fine si evidenzierà tutto questo. La Magistratura fa il suo lavoro e io ho fiducia nei giudici: adesso occorrerà solo attendere i consueti tempi – purtroppo biblici – per chiudere questa vicenda. Saprò far valere la mia innocenza”.

Il rinvio a giudizio è dovuto alla riconversione urbanistica dell’area di Via Pontina Vecchia di proprietà di Mastrototaro, dove fu edificata la fabbrica di lampadari “Idea linea luce Srl”. L’imprenditore progettava di trasformare la zona in un centro ricettivo al fine di incrementare il numero delle assunzioni in seguito al licenziamento dei dipendenti. Anche i politici la consideravano un’opportunità per incentivare lo sviluppo turistico-commerciale-ricettivo delle città, ma – secondo l’accusa – per favorire la conversione, gli imputatiavrebbero percepito delle somme di denaro.