#Fiumicino, vincoli: il “decreto 42” va rifatto, la mappatura è basata su cartografie vecchie

30 novembre 2016 | 08:03
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#Fiumicino, vincoli: il “decreto 42” va rifatto, la mappatura è basata su cartografie vecchie

Soddisfatto il Comitato spontaneo Isola Sacra, però… nel mirino rimane il Consorzio di bonifica

#Fiumicino, vincoli: il “decreto 42” va rifatto, la mappatura è basata su cartografie vecchie

Il Faro on line – La notizia è che il famigerato Decreto 42 dell’Autorità di Bacino (quello che imporrebbe un nuovo vincolo su tutto il territorio di Fiumicino “incapace” di reggere l’urto delle piogge) è stato ritirato su sollecitazione della Regione e sarà rifatta la mappatura del territorio. Una vittoria del Comitato Spontaneo Isola Sacra, che da sempre si batte, senza arrivare allo scontro ma in maniera criticamente costruttiva (cioè dialogo aperto e denunce pronte), per superare il problema dei vincoli e rendere finalmente edificabili i terreni; ma anche una vittoria del Comune, che ha deciso di affiancare i cittadini in questo percorso, recependo le istanze del territorio e attivandosi con gli strumenti tecnici e politici di cui dispone.

Una vittoria, ma parziale, perché comunque l’Autorità di Bacino provvederà a una nuova perimetrazione sulla base di cartografie aggiornate. Quelle utilizzate infatti risalgono a decenni fa e non tengono conto dei cambiamento esistenti.
“Ora bisognerà stare attenti all’evoluzione degli studi – afferma il direttivo del Comitato spontaneo – e chiedere di partecipare al nuovo procedimento istruttorio. Rimane però ferma la questione riguardante il Consorzio di Bonifica, che deve garantire la manutenzione dei canali e delle idrovore. Non solo – prosegue il direttivo – ma la questione sicurezza è fondamentale. Se il Comune o il Consorzio dovranno fare delle opere per garantirla, che le facciano. Una cosa è gestire i punti critici, però, altro è dare incondizionatamente un vincolo sull’intero territorio”.

In realtà nel convegno di questa estate, organizzato proprio dal Comitato insieme all’Amministrazione – e nel quale erano presenti rappresentati regionali, sia tecnici sia politici – la decisioni maturata ora era stata annunciata: “non sono gli uffici ma la politica a determinare in quale direzione andare – fu detto – e a livello politico sussistono enormi perplessità”. Perplessità che hanno portato a ritirare il decreto. Ora bisognerà pensare a rifare la mappatura in modo serio, ma al contempo va fatto anche un ragionamento su come sia stato possibile arrivare a formulare un decreto sulla base di documenti vecchi di decenni e su sollecitazione di un Consorzio che, per primo, dovrebbe avere la situazione del territorio sotto controllo. Parlare di approssimazione è il minimo…