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Davide Benetello, un 2016 da sogno. Il karate alle Olimpiadi, il traguardo più importante

19 dicembre 2016 | 14:21
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Davide Benetello, un 2016 da sogno. Il karate alle Olimpiadi, il traguardo più importante

Suo, il lavoro di promozione al Cio, insieme alla Wkf e alla Fijlkam. Il 3 dicembre, è entrato nel consiglio del karate, della Federazione italiana

Davide Benetello, un 2016 da sogno. Il karate alle Olimpiadi, il traguardo più importante

Il Faro on line – E’ stato un 2016, tutto da ricordare, per Davide Benetello. Il campione mondiale di kumite, delle Fiamme Gialle, anno 1994, oggiPresidente della Commissione atleti Wkf e membro della commissione per Tokyo 2020, della Federazione mondiale di karate, ha firmato storici successi.

Un sogno di ragazzo, realizzato da dirigente: il karate alle Olimpiadi

Uno su tutti, quello storico, che ha portato tutto il movimento del karate mondiale alle Olimpiadi. Insieme al Presidente della Wkf, Antonio Espinos, Davide Benetello è stato il protagonista principale dell’ingresso, della disciplina orientale, all’interno della gold list a Cinque Cerchi. E’ stato lungo ed impegnativo il suo lavoro, nel tempo. La Wkf è cresciuta tantissimo in questi anni, in tecnica, organizzazione e spettacolo. E Davide ne è uno degli artefici. Ne parlò Benetello, nella sua intervista rilasciata ad Il Faro on line, dello scorso mese di febbraio. Con passione, probabilmente, più accurata rispetto agli altri, Benetello ha fatto in modo che, il suo sogno da ragazzo si avverasse. Da atleta, piangeva davanti al televisore, quando le cerimonie di apertura delle Olimpiadi, scorrevano davanti ai suoi occhi. Il desiderio di tutti gli atleti è quello di andare alle Olimpiadi. Lui lo diceva, sempre. Ed è riuscito ad avverarlo, da dirigente. Da esponente fondamentale della Wkf, che sta attualmente pianificando i criteri, tramite i quali, i suoi campioni potranno qualificarsi, ai Giochi del 2020, ha progettato un cambiamento, che da tanti anni, tutti aspettavano. E gli azzurri più di tutti, lo volevano. E’ di nota storia, che la Nazionale di karate italiana vince in tutto il mondo e non solo negli ultimi anni. Da tradizione, è sempre accaduto e avere la possibilità di farlo anche a Tokyo, stuzzica menti e cuori, dei samurai azzurri. Agli scorsi Giochi Europei di Baku, gli atleti italiani riportarono a casa, tre medaglie. Luca Maresca, Luigi Busà e Mattia Busato salirono sul podio olimpico, sotto la bandiera europea. 3 argenti, per loro. Una competizione a Cinque Cerchi, nuova e continentale, dove trovarono spazio, anche le discipline non olimpiche. Il 3 agosto scorso, la storia è cambiata e lo ha fatto, soprattutto per il grande lavoro di promozione, di comunicazione e di organizzazione che Davide Benetello ha fatto. Il Cio, grazie all’invenzione dell’Agenda 2020 su idea di Thomas Bach, raccolse le richieste del Comitato Organizzatore di Tokyo 2020. La città ospitante può decidere, eventi e sport da inserire. Proporli al Comitato Olimpico. Tra le discipline proposte e tutte ammesse, c’era anche il karate. E gioì, quello tricolore. Benetello su tutti. Un grande traguardo conquistato, anche da tutto il movimento italiano. Un altro oro per Davide. Questa volta, messo al collo, da dirigente Wkf. E tutto, olimpico.

Il karate alle Olimpiadi giovanili del 2018. A Tokyo, il Budokan ospiterà le competizioni

Dopo questo clamoroso passo storico, il karate è stato ammesso anche ai prossimi Giochi giovanili. E’ del 6 dicembre, la notizia che parteciperà alle Olimpiadi del 2018, dedicate ai giovani. Altro importante, passo. A Tokyo, come deciso dalla macchina organizzativa nipponica, sarà l’affascinante Budokan ad ospitare le gare e Tokyo 2020 attende con emozione.

L’elezione nel Direttivo Fijlkam. Ospite all’incontro con la stampa, delle Fiamme Gialle

Non si è fermato però, il sogno di Davide Benetello. Continuando a percorrere la sua strada e con anima di karateka, nei panni di dirigente, è stato eletto nel Consiglio Direttivo del karate, della Fijlkam, con 827 voti. Lo scorso 3 dicembre, insieme a Tiziana Costa, con lui in squadra, è entrato a farne parte. Anche le Fiamme Gialle, lo hanno celebrato, invitandolo alla cerimonia di presentazione dell’attività agonistica, che ogni anno, il Gruppo Sportivo gialloverde organizza. Tra gli ospiti prestigiosi, il 15 dicembre, c’era anche un figlio della Guardia di Finanza, che tanto ha vinto e ha trionfato sui tatami, di tutto il mondo, contribuendo a creare, la squadra più titolata al mondo. Come lui stesso ammise, durante la celebrazione dei 40 anni, del karate gialloverde. E’ passato quasi un anno da quel giorno, ma in 12 mesi, è cambiata la storia del karate. E Benetello, con i vestiti da manager e con lo spirito di un samurai, costantemente sul tatami, ha contribuito a farlo.