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#Civitavecchia, convegno sull’educazione scolastica: no alla violenza

20 dicembre 2016 | 08:00
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#Civitavecchia, convegno sull’educazione scolastica: no alla violenza

I ragazzi del Marconi hanno seguito con estrema attenzione e viva partecipazione gli interventi dei tre relatori

#Civitavecchia, convegno sull’educazione scolastica: no alla violenza

Il Faro on line – Sabato 17 dicembre, presso l’Aula Magna dell’Iis Marconi di Civitavecchia, si è tenuto un convegno nell’ambito di un progetto organizzato dal Rotaract Club dal titolo: “Educazione scolastica: no alla violenza“

Mediatore del convegno il dott. Di Bartolomeo, Presidente del Rotaract club.

Relatori:
Dott.Nicola Porro: sociologo e docente universitario.
Dott.ssa Eugenia Porro : scrittrice, ricercatrice e sociologa.
Dott. Gino Saladini: medico legale, criminologo, scrittore e docente universitario.

Alla presenza del Dirigente Scolastico Nicola Guzzone e delle docenti accompagnatrici : Frezza, Aradis, Mandrici, Sternini, Curcio e Colosi, le classi 1^D sa,2^Dsa, 1^Bsa,1^ALSS,2^Amec hanno seguito con estrema attenzione e viva partecipazione gli interventi dei tre relatori che, da angolazioni diverse, hanno affrontato una tematica di non facile approccio: la violenza sulle donne.

Il convegno ha lasciato molte idee su cui riflettere e molte iniziative da proporre. Gli studenti che, alla fine dell’incontro, hanno ricevuto dal Presidente e dai relatori i complimenti perl’atteggiamento adeguato e il comportamento rispettoso avuto durante lo svolgimento dell’incontro, sono già all’opera per realizzare lavori cartacei o multimediali ricavati dagli spunti di riflessione proposti dai relatori. Da parte del Prof. Guzzone e delle docenti c’è stata la soddisfazione di ricevere un plauso per la maturità dimostrata dai ragazzi, in età compresa tra i 14 a i16 anni. Ciò fa riflettere molto sulla educazione che, se data in ambiti e in modi efficaci, può davvero portare i frutti sperati.

I ragazzi, infatti, molto spesso sorprendono gli adulti per la consapevolezza e la volontà di essere educati al valore della persona, al rispetto dell’altro da sé e al rispetto dei legami affettivi che aggiungono libertà e non la sottraggono. Libertà, appunto, di conoscere meglio se stessi attraverso l’amore per l’altro. Se è vero che dobbiamo educare i nostri figli al rispetto e al valore della diversità allora è vero che oggi i nostri ragazzi hanno imparato sicuramente a riconoscere valori importanti ed hanno insegnato agli adulti come ci si comporta in alcune occasioni.
Ad maiora semper.