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#Tarquinia, Pd: “Il centro destra alla frutta con la candidatura di Moscherini”

27 dicembre 2016 | 08:00
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#Tarquinia, Pd: “Il centro destra alla frutta con la candidatura di Moscherini”

La segreteria del Pd: “Il sindaco Mazzola in modo ironico ha descritto perfettamente la disastrata realtà dell’opposizione”

#Tarquinia, Pd: “Il centro destra alla frutta con la candidatura di Moscherini”

Il Faro on line – “Abbiamo seguito con un certo divertimento sia l’intervista del sindaco Mazzola che il coro delle reazioni alle parole del primo cittadino. Il modo ironico con cui accoglie la candidatura a primo cittadino di Moscherini interpreta al meglio il sentimento di molti tarquiniesi, prescindendo dagli schieramenti. Si chiede il sindaco giustamente, che candidatura è quella di Moscherini? Un noto personaggio di Tarquinia, il mitico “Topone” quando gli chiedevano come venisse scelto il sindaco, ironico rispondeva “chi tira il pallone più alto!” Certo che la scelta di Moscherini evidenzia una difficoltà oggettiva da parte del centro destra di trovare un candidato degno. Del resto la crisi di rappresentanza del centro destra a Tarquinia è ormai un dato di fatto. Come lo è l’irrefrenabile impulso a decapitare ogni nome nuovo che fa capolino e che può diventare scomoda concorrenza. Tanto è che il leader di “Rinnova”, Catini, riesce a stento alla tentazione di dichiararsi sostenitore del candidato Bacciardi. Non ha infatti il coraggio e la coerenza e tenere fede al movimento, cui ha dato un nome tanto ambizioso, candidandosi. Divertenti sono state le reazioni di quel fronte che ha la curiosa ambizione di candidarsi alla guida del paese con la candidatura di quel giovane irresistibile di Moscherini” – lo dichiara in una nota la segreteria del Pd circolo “Domenico Emanuelli”.

Tanto risentimento si spiega solo perché, probabilmente, l’ironia sorniona del sindaco Mazzola ha colpito al cuore, stigmatizzando la debolezza per una totale mancanza di credibilità e di spessore di quel fronte di opposizione che, in condizioni normali, dovrebbe avere tutte le carte in regola per candidarsi alla guida del paese, corrispondendo a una normale regola di alternanza. Come spesso accade, la frustrazione si trasforma in offesa e attacco personale. Bene il voto al sindaco Mazzola lo diamo noi nonostante il suo risicato sei nei nostri confronti: un bell’otto. Perché, insieme ai suoi collaboratori, Celli, Ranucci, Leoni e oggi anche Valeri e Centini, nonché a tutti i consiglieri comunali di maggioranza, hanno trasformato Tarquinia in un piccolo gioiello incastonato in questa terra di etruschi e di Maremma. Forse, l’unico appunto è l’errata valutazione sui suoi alleati privilegiati, i Mo-Ri e il suo leader, oggi nostro avversario”.

Il suo lato burbero non ha nascosto la buona fede e la correttezza che lo sostiene nei rapporti personali e, in fondo, la sua bontà d’animo. Tanto che, nonostante il tradimento consumato, non riesce a parlarne se non come un figlio che sta sbagliando. Ma questo rende ancor più giustizia ad un personaggio vituperato proprio per il suo carattere. Nel frattempo, per un paradosso dell’ironia, i rappresentanti del centro destra parlano di un Pd allo sbando e in crisi. Rispondiamo sorridendo che il nostro cruccio è di avere tanti bravi amministratori e di non essere costretti a cercare fuori Tarquinia. Sappiamo che la cosa brucia, perché sono costretti a candidare Moscherini che, parafrasando Cetto Laqualunque, “è ancora caldo, ma per noi è motivo di orgoglio al quale non vogliamo rinunciare” – conclude la nota.