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#migranti, Regioni divise sui Cie, i Sindaci puntano sullo Sprar

6 gennaio 2017 | 08:39
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#migranti, Regioni divise sui Cie, i Sindaci puntano sullo Sprar

Migranti, scoppia la polemica politica. Anci Lombardia,’è sistema vincente’; Rossi,’tira la volata alla destra’.

#migranti, Regioni divise sui Cie, i Sindaci puntano sullo Sprar

Il Faro on line – Le novità del Viminale in tema di migranti incontrano il plauso degli amministratori ma anche critiche più o meno velate. Giudizi contrastanti si sono levati da alcuni presidenti di Regione, almeno tra coloro che finora si sono espressi, anche se non mancano i pareri favorevoli. Stesso copione per i Sindaci, che fanno sapere di apprezzare il lavoro avviato dal governo con i Paesi di provenienza e l’accelerazione data ai rimpatri, non senza però rinnovare le critiche al vecchio modello Cie. Si vedrà a breve se il futuro riserverà un accordo con regioni e comuni o se al contrario la proposta del governo avanzerà a fatica.

La conferenza Stato-Regioni

Una data importante a questo proposito pare essere giovedì 19 gennaio, quando sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni verrà squadernato il progetto del Viminale. Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, anche è tornato a dire la sua sul fronte dell’accoglienza, insistendo sul fallimento del modello incentrato su “prefetture, grandi centri e mega appalti alle cooperative”; altri esempi invece hanno funzionato, quelli “basati sull’accoglienza diffusa, sul ruolo dei comuni, sulla formazione e sull’addestramento lavorativo”. Per questa ragione, suggerisce l’amministratore dem, “il Governo deve adottare queste esperienze e farne il modello di riferimento per tutta l’Italia”.

Posizioni contrastanti

Sui Cie invece bacchetta il governo, colpevole tra l’altro di ‘tirare la volata’ alla destra, senza capire “che erano già stati chiusi perché non solo violano i più semplici diritti umani ma sono anche inefficaci”. Diverso il parere di Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia e vicesegretario Pd, che invita a stemperare le contrapposizioni in nome della collaborazione.

Non per niente, afferma, “il piano del Viminale per la gestione dei rimpatri dei migranti privi di requisiti e per la messa in sicurezza ed espulsione di chi sia socialmente pericoloso sarà condiviso nella prossima Conferenza Stato-Regioni”. E in quella sede “prevarrà il senso di responsabilità di tutte le istituzioni e la volontà di imprimere una svolta allo stato delle cose. Penso che gli Italiani se lo aspettino e che non li deluderemo”.

Pareri non propriamente convergenti anche tra Sindaci: “per noi l’unico modello di accoglienza vincente e possibile è lo Sprar” (leggi qui cosa è lo Sprar), avverte il presidente di Anci Lombardia e sindaco di Monza Roberto Scanagatti. “Credo nel sistema Sprar perché tra l’altro non crea problemi di sovraffollamento, perché è prestabilito. Detto questo – precisa – è chiaro che bisogna accelerare sulla verifica dei requisiti per lo status di rifugiato e devo dire che anche in Lombardia, nonostante tanti sforzi fatti, i tempi rimangono ancora lunghi”.

Nello schieramento dei sindaci però c’è anche chi sostiene in questo caso l’operato di Minniti e più in generale del governo. Tra questi il delegato Anci alla finanza locale, nonché sindaco di Ascoli, Guido Castelli. “Noto con favore una certa discontinuità tra Minniti e Alfano e questo fa pensare che in qualche modo ci sia un ripensamento sulle modalità di gestione dei migranti; direi che questa discontinuità va colta perché pone l’accento sull’emergenza a cui siamo arrivati, che può essere sbloccata – evidenzia – con procedure efficienti in seno all’identificazione e all’eventuale rimpatrio”.